Adesioni alla Carta di partenariato del Santuario Pelagos, dopo Savona e Finale è la volta di Laigueglia

pelagos laigueglia

Laigueglia. Dal 15 giugno sventola a Laigueglia, accanto al tricolore, il vessillo del Santuario di Pelagos, simbolo della difesa dei cetacei.

L’adesione alla Carta di Pelagos, l’area marina protetta di 90.000 km2, istituita con un accordo internazionale firmato nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco e finalizzata alla protezione dei mammiferi marini e del loro habitat, impegna ogni Comune ad adottare per quanto di competenza le soluzioni che abbiano l’impatto minore sui cetacei.

“Laigueglia è Sito di Interesse Comunitario Marino – dichiara Sergio Zampieri consigliere incaricato delle politiche ambientali – e si impegna a favorire le azioni pedagogiche e di informazione, a contribuire a ridurre al massimo le attività che hanno un impatto sui mammiferi marini, inclusa la ‘demotonautizzazione sportiva’ (le gare off shore sono comunque già bandite in tutta l’area del santuario da una legge del 2001), a contribuire a monitorare gli eventuali spiaggiamenti di mammiferi marini o di altre specie marine lungo il litorale”.

La possibilità di avvistamento cetacei, secondo le informazioni degli esperti (www.whalewatchliguria.it) è molto alta; questo il riepilogo dell’ultima ventina di uscite: 8 balenottere comuni, 4 capodogli, 48 branchi di stenelle striate, 10 zifii, 1 delfino comune, 2 tursiopi, 3 tartarughe caretta caretta e molti pesci luna. A Laigueglia l’attività di escursioni in mare per i turisti, grazie alle imbarcazioni che effettuano servizi con attracco per imbarco/sbarco dal molo cittadino, continua con successo e affluenza.

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