Economia

Savona, i sindacati contro la Tasi: “Quadro drammatico, tutelare chi è in difficoltà”

CGIL savona

Savona. Cgil Cisl e Uil di Savona hanno da tempo avviato una campagna di confronto con gli enti locali per chiedere una particolare attenzione sui problemi che la nuova Tasi avrebbe generato sia sotto il profilo procedurale che sotto il profilo del peso economico della nuova tassa.

“In particolare – rendono noto i sindacati – sono stati avviati confronti con i comuni di Loano, Albisola, Vado Ligure, Quiliano e Savona mentre per altri, ad esempio Cairo M. o Andora o Albenga, non c’è stata, ad oggi, nessuna disponibilità ad incontrarci”.

“Le richieste avanzate dalle confederazioni hanno riguardato la possibilità di non applicare il massimo delle aliquote tenendo presente il quadro drammatico in cui versano numerose famiglie che hanno visto ridursi il reddito a disposizione per una crisi occupazionale senza precedenti sul nostro territorio e, quindi, prestare attenzione maggiore per le fasce più deboli della cittadinanza (famiglie monoreddito, pensionati, cassaintegrati, disoccupati)” riflettono.

“Il reddito delle famiglie savonesi – sottolineano i sindacati – negli ultimi anni, ha subito una sensibile diminuzione nelle fasce del ceto medio. Dai dati ufficiali a nostra disposizione, risulta evidente una diminuzione dei contribuenti di tale fascia, mentre sono aumentati i contribuenti con redditi alti. Quindi, per quanto ci riguarda, è a costoro che va chiesto di contribuire in modo maggiore alle casse comunali”.

“E’ vero che in molti casi sono state accolte le nostre richieste in merito all’applicazione delle stesse detrazioni, le stesse che avevano richiesto per l’Imu, che consentissero di rendere meno incisivo il costo della nuova tassa, ma è altrettanto vero che la Tasi allarga ad una platea inedita, quella degli inquilini, la capacità impositiva e, quindi, la scelta di applicare il massimo delle aliquote, in particolare per i comuni a più alta intensità abitativa come Savona risulta molto discutibile” continuano.

“L’imposizione locale prevede, peraltro, l’intervento di altre tipologie di tasse (rifiuti, addizionali) che riducono ulteriormente il reddito a disposizione delle famiglie. Anche su questo Cgil, Cisl e Uil ad esempio nel caso di Savona, hanno proposto di rivedere il sistema delle aliquote rendendolo progressivo proprio per alleggerire i redditi più bassi e “pesare” maggiormente su chi ha più capacità come contribuente”.

“Nonostante gli sforzi compiuti dalle organizzazioni sindacali per contrastare i provvedimenti adottati dai comuni dobbiamo prendere atto di delibere che ancora una volta vanno incidere in modo pesante sui redditi di cittadini e pensionati. Le organizzazioni sindacali si riservano, quindi, di mettere in campo tutte le iniziative per la tutela dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie” concludono Cgil, Cisl e Uil confederali e Spi Cgil Fnp Cisl e Uilp Uil pensionati.

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