Economia

Sciopero generale, il grido di lavoratori e sindacati: “Savona non può morire così…”

Savona. Il savonese si mobilità a difesa del lavoro. Questa mattina da piazza Sisto è partito il corteo delle organizzazioni sindacali confederali nell’ambito dello sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil, che ha visto la presenza tanti lavoratori di diverse aziende del territorio. La manifestazione arriverà sotto la sede di Confindustria e sotto la Prefettura di Savona.

“La crisi morde in un modo inedito ma non ci sono ricette straordinarie come la situazione imporrebbe. Il tavolo sul lavoro a livello provinciale è stato aperto, ma non si è ancora arrivati ad una conclusione. Dobbiamo sfruttare le opportunità di questa provincia per dare una prospettiva futura e di sviluppo” afferma il segretario provinciale della Cgil Fulvia Veirana.

“Il settore industriale sta trascinando anche commercio, artigianato, turismo e piccole imprese…E ora di dire basta: Savona non può morire cosi…” conclude la Veirana.

“C’è una emergenza territoriale sul savonese che ha portato a 30 mila disoccupati, oltre a 5 mila lavoratori avviati con contratti a termine, una crisi che investe tutti i settori, dall’industria, al turismo ai servizi. Serve un cambio di rotta altrimenti la situazione diventerà incandescente” sottolinea il segretario provinciale della Cisl Claudio Bosio.

“450 aziende chiuse dal 2010 al 2013, perdiamo due aziende al giorno, dieci alla settimana…Dati davvero preoccupanti, con la riduzione delle ditte disposte ad assumere che è arrivata solo al 15%” conclude Bosio.

“Tirreno Power è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Abbiamo lavorato per portare energia a basso costo per le aziende su questo territorio e ora siamo a lettera morta…Ora è necessaria una scossa per questo territorio…In altre realtà si produce tranquillamente carbone pulito, con energia a basso costo e senza danni per l’ambiente” evidenzia invece il segretario provinciale della Uil Giuseppe Giangrande.

Nel mirino anche Italiana Coke: “E’ chiaro che l’azienda non applica o le applica con fatica quelle norme di tutela ambientale e della salute ed è invece necessario proseguire sulle due direzioni: produzione e occupazione da una parte e ambiente e salute dall’altra” conclude Giangrande.

“Bisogna tenere un collegamento più diretto tra questa realtà locale e il Governo: serve maggiore attenzione per un contesto produttivo che rischia il collasso, con una situazione più difficile rispetto ad altre che merita interventi legati a risorse e investimenti per tornare a crescere e garantire un futuro” dice la parlamentare del Pd Anna Giacobbe, che ha preso parte allo sciopero generale indetto dai sindacati.

Presente anche l’assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco e l’assessore regionale Claudio Montaldo, oltre al direttore generale della Asl 2 Flavio Neirotti: molti anche i lavoratori del comparto sanitario, oltre che della scuola. Al fianco di lavoratori e sindacati nella giornata di protesta amministratori locali ed esponenti politici.

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