Savona. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno arrestato un cinquantenne, Nazzario Tartaglione, originario di Pescara, ma residente a Savona, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, pregiudicato e disoccupato, nel corso di un controllo, è stato sorpreso in possesso di oltre mezzo chilo di eroina (560 grammi), in pietra. Un quantitativo di stupefacente che, una volta tagliato, avrebbe reso circa due kg di droga, per un valore complessivo di 140 mila euro.
Parte dello stupefacente è stato sequestrato in via Boito, quando l’uomo era stato individuato con l’eroina pronta per essere ceduta a qualche “cliente”: il 50 enne ha tirato fuori dal bagagliaio di una Chrysler uno zaino e lì è scattato il fermo.
Durante il blitz dei poliziotti nella casa dell’uomo, in corso Tardy e Benech, sono stati rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione, oltre 150 euro in contanti, probabilmente frutto dell’attività illecita, ed altro materiale ancora al vaglio degli inquirenti.
L’arresto è scaturito a seguito del lavoro investigativo di contrasto allo spaccio di droga nella cittadina savonese, con una serie di accertamenti investigativi che hanno portato ad individuare il 50enne con rifornitore di alcuni spacciatori locali che rivendevano sulla piazza. Fitta, comunque, anche la sua personale rete di clienti nei bar e nei locali della zona dove abita.
Tartaglione, che al momento è detenuto nel carcere Sant’Agostino di Savona, sarà interrogato domani mattina dal gip Fiorenza Giorgi per la convalida dell’arresto. Particolare della sua attività di spaccio il fatto che con alcuni consumatori o altri spacciatori non si faceva pagare in denaro, ma con una forma di vero e proprio “baratto”: abiti, scarpe, vestiti, lenzuola ed altri prodotti e oggetti in cambio della cessione di eroina.