Gabbiani in città, l’Enpa ribadisce che non sono pericolosi: “Basta alzare le braccia per allontanarli”

nido di gabbiani

Savona. “Da alcuni giorni è iniziata la costruzione dei nidi da parte di coppie di gabbiani che, sempre più frequentemente si avventurano in città, a causa della mancanza di cibo in mare dovuta all’eccesso di pesca professionale e sportiva; e tra poco cominceranno le segnalazioni di nidi su tetti e terrazzi da parte di turisti che hanno riaperto la casa delle vacanze e vedono volteggiare minacciosamente attorno gli animali”. La Protezione Animali gioca d’anticipo e, prima che nascano le consuete polemiche intorno alla presenza dei gabbiani tra le case, ribadisce che questi animali non rappresentano un pericolo.

“Sappiamo che non mancheranno i facinorosi prepotenti che ci telefoneranno per pretendere l’asportazione dei piccoli già nati e che, dopo le spiegazioni contenute in un manifestino da noi distribuito, passano spesso direttamente alle minacce ed agli insulti. Ricordiamo che i gabbiani effettuano, verso persone che si trovano nelle vicinanze del nido, voli di ‘parata’ ed emissione di grida; ma basta alzare le braccia per allontanarli ed interrompere i voli semplicemente minacciosi che fanno attorno all’intruso” proseguonoo dall’associazione animalista.

“E’ pur vero però che le istituzioni pubbliche tardano ad affrontare le problematiche che si verificano, malgrado le soluzioni adottate altrove e da noi suggerite inutilmente. Lo scorso giugno 2013 a Savona, ma era già accaduto a maggio 2012, numerose persone, tra cui alcuni impiegati del comune, pretendevano che togliessimo subito un giovane gabbiano dalle fioriere sospese di via Gramsci, di fronte al porto, dove i genitori avevano fatto il nido e lo stavano accudendo e, a sua difesa, svolazzavano minacciosi attorno ai passanti della frequentata via; alla fine il piccolo era caduto più volte a terra ed i volontari si erano assunti il faticoso onere di ricoverarlo ed accudirlo fino all’autosufficienza ed alla successiva liberazione. Avevano subito scritto al Comune invitandolo a rimuovere la fioriera o munirla di griglie che impedissero la nidificazione; come spesso accade alle proposte dell’Enpa, nulla accadde e la fioriera quasi certamente verrà occupata dalla coppia di gabbiani, con l’esatta ripetizione degli inconvenienti degli anni precedenti”.

In questi giorni e per tempo l’Enpa ha quindi nuovamente suggerito a Comuni, Autorità Portuale ed organismi associativi degli amministratori condominiali, la possibilità di asportare le uova – e solo quelle – ma teme che, come per il passato, nessuno ascolterà, salvo poi agitarsi quando nascono i “pulli” ed i genitori diventano nervosi. “Situazione estrema sull’isola di Bergeggi (SV), in cui nascono numerosi soggetti, che poi invadono le zone vicine (da Vado a Finale) ma in cui il Comune, gestore della riserva marina e di quella terrestre, oltre a non prendersi cura degli animali selvatici feriti ed in difficoltà (è costretta a pensarci l’ENPA a proprie spese) neppure prende in considerazione le proposte dell’associazione; ma il tempo ed i soldi per diffondere un calendario 2014 della riserva marina, con le ricette a base dei pesci e crostacei, che dovrebbe proteggere e non cucinare, l’ha trovati, eccome” concludono dall’associazione.

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