Politica

Cairo, M5S-Meet Up Valbormida sull’ospedale San Giuseppe: “La politica specula sulla vita dei cittadini”

Cairo Montenotte centro

Cairo. “M5S – Meet Up Valbormida” vuole precisare alcuni punti riguardo la situazione dell’ospedale “San Giuseppe” di Cairo Montenotte, definito “unico presidio ospedaliero della Val Bormida, al servizio di una popolazione di quasi 50 mila abitanti, che, a causa dei tagli voluti dall’Assessore Regionale Montaldo e dal Direttore Generale della Asl 2 Neirotti, subisce la progressiva riduzione di tutti i servizi essenziali alla popolazione ad iniziare dall’indispensabile pronto soccorso già realizzata con il declassamento a punto di primo intervento”.

“Questa classe politica ha messo in atto la trasformazione del Pronto soccorso in Punto di primo intervento, svuotando l’ospedale di tutte le sue prerogative, riducendo i medici di cardiologia, chiudendo il servizio di endoscopia, dell’ambulatorio TSA, di endocrinologia, del servizio di centralino e della chirurgia generale, costituendo un day surg! ery, dove in caso di emergenza si passerà ad uno stato di day service” afferma il deputato Matteo Mantero, che ha presentato un’interrogazione al Ministro della Salute per l’ospedale di Cairo.

“Tutto a carico dei cittadini, oltre la soppressione nelle ore notturne e festive della reperibilità del tecnico radiologo e di laboratorio, sostituiti da apparecchiature automatiche” – continua Mantero – “il Decreto Balduzzi, prevede che l’ospedale di una zona disagiata nella quale per raggiungere il Pronto Soccorso più vicino si impieghi più di un’ora, deve essere considerato Presidio ospedaliero di base, pertanto come tale deve mantenere un Pronto soccorso idoneo, medicina interna, chirurgia ridotta con day surgery o week surgery con la possibilità di appoggio nei letti di Medicina. Ho chiesto al ministro Lorenzin di rendere noti i bilanci attuali della Asl2, così da poter conoscere i reali costi dell’ospedale cairese e se vi sia l’intenzione di prendere adeguati provvedimenti per evitare che si privi la Val Bormida di un ospedale funzionale, sostituito ! con punto di primo intervento che non darebbe risposte adeguate ai cittadini del territorio”.

“Qui si sta speculando sulla vita dei cittadini della Val Bormida e gravando sui costi del Servizio Sanitario Regionale visto che molti preferiscono andare a farsi curare in Piemonte. In caso di infarto, ad esempio, la percentuale di sopravvivenza si abbassa drasticamente se non si interviene entro la prima ora. Con questi tagli si stanno prendendo la responsabilità di mettere a repentaglio la vita di molti cittadini”.

M5S-Meet Up Valbormida aggiunge: “L’evento, non opportunamente rimarcato dai quotidiani locali quasi fosse una notizia di secondaria importanza rispetto ad altro, è senz’altro il più importante passo avanti compiuto da chi ritiene l’ospedale di Cairo indispensabile per la valle e i suoi cittadini. Questa iniziativa è indirizzata inizialmente a far luce sugli aspetti economici della vicenda avendo richiesto direttamente al Ministro i bilanci dell’Asl e i costi del personale esistente nel 2011, 2012 e 2013 sia infermieristico e sia medico operanti a Cairo e negli altri ospedali provinciali per capire e verificare le ‘giustificazioni’ dei tagli all’ospedale così pure per attribuire al nostro ospedale la classificazione di ospedale in area disagiata come fu posta con il d.m. 135/2012 (c.d. Legge Balduzzi) per il quale sussistono e sono stati verificati i requisiti”.

E conclude: “Oltremodo, per ampliare la trasparenza sulla gestione dell’Asl, sono stati chiesti al Ministro chiarimenti riguardo la vicenda che ha coinvolto l’ASL della regione Liguria che nel 2010 aveva omesso nel bilancio 4.000.000 di euro, scoperti a seguito un’intercettazione fatta sull’ASL di Massa, notizia uscita sulle agenzia di stampa locali, tra cui “Il Tirreno”, vicenda che probabilmente ha determinato la necessità di ulteriori tagli che hanno coinvolto l’ospedale cairese. Tutto questo, orgogliosamente svolto dal Movimento 5 Stelle tramite il suo Meetup locale, in aiuto e supporto alle richieste che provengono dai cittadini valbormidesi e dal Comitato sanitario locale che si batte da anni per la difesa dell’ospedale di Cairo Montenotte e del Distretto sanitario contro il loro progressivo depotenziamento da parte della Regione”.

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