Politica

Albenga, centrodestra su trasferimento sede Anffas: “Scarsa sensibilità al ‘Trincheri'”

trincheri albenga

Albenga. “Il Trincheri assuma una decisione: o sì, o no. Non può permettersi di non decidere, e non possiamo accettare che l’Anffas venga lasciato in mezzo a una strada”. Così Rosy Guarnieri, candidato Sindaco del centrodestra ad Albenga, ed Eraldo Ciangherotti, già Assessore alle Politiche Sociali e candidato Consigliere Comunale a sostegno di Rosy Guarnieri Sindaco, dichiarano in merito al trasferimento della sede Anffass all’interno dei locali dell’Istituto “Domenico Trincheri” di Albenga.

Dichiara Rosy Guarnieri: “Nel 2010, subito dopo l’insediamento della nostra Amministrazione, il Consiglio Direttivo dell’Anffas si rivolse a noi, nell’imminenza della scadenza del comodato gratuito decennale, per individuare una nuova sede. Avevamo inizialmente pensato di unire Deltaplano e Anffas poiché entrambi centri socio-riabilitativi a carico dell’Asl. Purtroppo, la gestione diversa non aveva permesso di mettere d’accordo le parti; si impegnò il Consiglio di Amministrazione del ‘Trincheri’ con un atto di indirizzo per accogliere l’Anffas in alcuni locali al piano terra dell’istituto”.

“Ci eravamo rivolti al Consiglio di Amministrazione e, a seguito di un incontro incontro, fu approvato uno schema di convenzione, sottoposto ad Anffas, e da entrambi definitivamente approvato: secondo il documento, il Comune avrebbe provveduto al contributo di circa 20 mila euro, suddivisi in 13.500 di contributo sugli utenti, più 6.500 di partecipazione alla mensa. Si trattava di una soluzione vincente: si sarebbe trovata una soluzione per la sede Anffas e una partecipazione in più alle spese del Trincheri; inoltre, si sarebbe data la possibilità agli ospiti dell’Anffas di svolgere le quotidiane attività di vita e di corso nel centro urbano, quindi con maggiori servizi a disposizione”.

“Tuttavia – prosegue la Guarnieri – con le dimissioni e la sostituzione di Daniel Porcello dal Consiglio di Amministrazione, il Consigliere subentrato propose una modifica alla convenzione che, di fatto, riduceva gli spazi in precedenza concessi. Da lì si è aperta una discussione costante che, a tutt’oggi, non si è ancora conclusa. A distanza di oltre due anni, il Consiglio di Amministrazione del Trincheri non ha ancora messo la parola fine alla pratica, sia essa positiva o negativa, così l’Anffas si trova oggi con l’obbligo di lasciare liberi i locali, senza avere una sede a disposizione, nonostante i lavori di miglioramento realizzati in alcuni locali. Dopo tutto questo tempo, il Cda deve dire, con assunzione di responsabilità, in modo deciso, di attivare o ricusare la convenzione, in modo da fornire una risposta certa all’Anffas e dare all’Amministrazione futura la possibilità di operare scelte”.

“Noi ci proponiamo come mediatori e sostenitori di un progetto per superare questa situazione. Una volta al Governo della città, proporremo l’immediata richiesta a Sua Eccellenza il Vescovo di ottenere una proroga del comodato d’uso dei locali alle Rapalline, per non più di un anno, tempo necessario per indire un bando che coinvolga tutti i proprietari di immobili a piano terra di determinate dimensioni e caratteristiche, a locarlo per l’attività dell’Anffas. Il Comune si farebbe carico delle spese di locazione, attuando anche incentivi con riduzione Imu al proprietario che si proponesse per ospitare la sede. È incomprensibile la scarsa sensibilità che componenti del comitato di gestione del Trincheri, più portati al calcolo matematico che alla propensione ad aiutare il prossimo; è anche singolare che certi amministratori, a distanza di anni, ancora non si siano resi conto della natura dell’ente a cui partecipano, di servizi alla persona”, conclude il candidato Sindaco del centrodestra Rosy Guarnieri.

Aggiunge Eraldo Ciangherotti: “Ho lavorato, fin dall’inizio, per fare sì che il capitolo delle risorse utilizzate per i ragazzi disabili, fosse sostenuto anche da politiche attive e concrete. Il trasferimento in centro vuol dire semplificazione per famiglie e utenti che già vivono enormi disagi, spesso incomprensibili a chi guarda semplicemente a occupare una poltrona in Consigli di Amministrazione. Non vorrei che fosse passato il messaggio che noi volevamo mettere ‘sentinelle’ a sorvegliare la vita interna del Trincheri. A noi sembra strano che, in un Consiglio di Amministrazione costituito da cinque elementi, ci siano persone che scherzano con la disabilità fino a voler lasciare per strada dei ragazzi che, all’Anffas, danno un senso alla loro vita quotidiana”.

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