Cronaca

Operazione “Hot Velox”, discusso il ricorso del pm davanti al Riesame: in aula anche Saroldi

Genova. E’ stato discusso questa mattina a Genova il ricorso presentato dal sostituto procuratore Daniela Pischetola al Tribunale del Riesame di Genova relativamente al caso di Andrea Saroldi, il comandante della Polizia Municipale di Spotorno arrestato nell’ambito dell’operazione “Hot Velox”. Il pm della Procura di Savona si è appellato ai giudici genovesi per chiedere che il reato contestato all’indagato sia quello di concussione per costrizione e non per induzione come ravvisato dal gip Emilio Fois nella sua ordinanza.

Nella sua richiesta di misura di custodia cautelare in carcere il sostituto procuratore aveva infatti ritenuto corretto contestare a Saroldi, in riferimento al caso di Germano Damonte, il reato di concussione per costrizione (che prevede una pena più alta), considerati anche gli atteggiamenti minacciosi che il comandante avrebbe avuto. Una tesi che il gip non aveva accolto ipotizzando invece il reato di concussione per induzione. Una scelta che il pm aveva deciso di impugnare davanti al Riesame che stamattina, terminata la discussione (alla quale erano presenti anche Saroldi ed il suo legale Tiziano Gandolfo), si è riservato di decidere.

Saroldi, che è finito in manette insieme al collega e comandante della Municipale di Podenzana (in provincia di Massa Carrara) Claudio Ghizzoni, deve rispondere delle accuse di concussione, corruzione in atto contrario al proprio dovere, calunnia e truffa. A documentare le condotte illecite del vigile ci sono diverse intercettazioni ambientali: filmati, telefonate e conversazioni avvenute nel comando della polizia locale spotornese che non lascierebbero molto spazio ad interpretazioni errate.

Secondo gli inquirenti Saroldi avrebbe intascato mazzette da Ghizzoni, il titolare di una ditta di La Spezia, la Igea, dalla quale erano stati noleggiati gli autovelox, ma anche dall’imprenditore della società, la Arcadia, che si occupava della segnaletica stradale a Spotorno. Comportamenti che avevano portato il pm a richiedere per il comandante della Municipale spotornese un misura di custodia cautelare in carcere. Intanto è stato fissato per lunedì l’interrogatorio di garanzia.

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