Politica

Cairo, M5S all’attacco per la qualità dell’aria: “Situazione a rischio, vogliamo un contradditorio”

cairo centro

Cairo M. “Riteniamo che sia assolutamente necessario un dibattito pubblico sano ed aperto e che a tale incontro debbano partecipare esperti o esponenti scelti dalle associazioni ambientaliste. Vogliamo almeno qui un contraddittorio, perché siamo stanchi di subire passivamente le conclusioni e le poche informazioni che trapelano dalla macchina politico-amministrativa savonese”. Questo il duro attacco del Meetup Valbormida in seguito all’incontro tenutosi il 20 marzo scorso, per affrontare la controversa situazione della qualità dell’aria a Cairo Montenotte.

“L’incontro del 20 marzo tra gli enti che doveva farci il quadro della qualità dell’aria di Cairo sulla base dei dati rilevati dall’Arpal ci ha lasciati insoddisfatti innanzitutto per la mancata partecipazione di un nostro autorevole “osservatore” delegato dal nostro On. Mirko Busto, non di meno per la gestione di questo argomento, che coinvolge la vita e la salute di tantissimi lavoratori e residenti, per il quale riscontriamo carenza di chiarezza, trasparenza e certezza nel futuro”, si legge nel comunicato diffuso dal movimento pentastellato. E prosegue: “Per questo motivo riteniamo che tali incontri non debbano avvenire a porte chiuse ma con la partecipazione di giornalisti, associazioni ambientaliste ed altre autorità, quali parlamentari o loro delegati che ne facessero richiesta, ovviamente pubblicizzando con congruo anticipo date e luoghi di svolgimento”.

Poi l’attacco all’Arpal: “Per quanto riguarda i dati comunicati dall’Arpal, senza dover attendere quelli degli autocontrolli di aziende, che riteniamo superflui, crediamo che il monitoraggio ambientale dovrebbe essere più capillare, per zone critiche, nelle quali siano state riscontrate incidenze sanitarie anomale sulla base di accurate indagini pidemiologiche. Il rientrare in determinati limiti di legge per quanto riguarda gli inquinanti rilevati, specie quelli più tossici, non vuol dire che il rischio sia nullo ma è semplicemente inferiore e quindi sempre presente. Tale rischio “a norma di legge” su soggetti sensibili o debilitati come bambini e anziani, in base al tipo e al tempo di esposizione, può essere sempre fonte di pericolo”.

Meetup Valbormida chiede chiarezza e decisione anche al sindaco cairese Fulvio Briano: “Indipendentemente dal percorso giudiziario intrapreso dalla Magistratura di Savona sulla quale confidiamo per fare chiarezza sulle eventuali responsabilità dirette ed indirette di chiunque riguardo l’argomento, chiediamo al Sindaco Fulvio Briano di convocare un assemblea pubblica per divulgare le risultanze del recente studio epidemiologico effettuato nel comune di Cairo. E’ inaccettabile, visto il tempo trascorso, che finora non lo abbia ancora indetto di sua spontanea volontà. Non basta pubblicare un documento sul sito del comune per lavarsene le mani e poter dire di aver fatto il proprio dovere.

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