Raddoppio ferrovia, il Wwf: “Non ripetiamo gli errori del passato, no allo spostamento a monte”

Incontro ingauno sul raddoppio ferroviario tra San Lorenzo e Andora

Ponente. “Sullo sblocco del contenzioso relativo alla tratta tra Andora e San Lorenzo, e aspettiamo di vedere cosa questo sblocco porterà dal punto di vista concreto: se alla fine tutto questo porterà ad avere una tratta a doppio binario efficiente e ad una effettiva velocizzazione della linea Genova-Ventimiglia oppure dopo anni e anni di attesa e grande quantità di soldi pubblici impiegati avremo una linea raddoppiata ma compromessa in termini di efficienza dai lavori già eseguiti in modo non idoneo”. Lo afferma in una nota il Wwf savonese che torna a parlare del progetto del raddoppio ferroviario, ritenuto da molti sempre più necessario anche alla luce del deragliamento del treno Intercity ad Andora con il blocco della linea ferroviaria.

“Andrebbe fatta a questo punto una profonda riflessione sulle scelte fatte fino ad ora. Se il raddoppio già attivo dal 2001 ha comportato una riduzione dei tempi di percorrenza, ha però avuto conseguenze negative sul territorio, decentrando la ferrovia a San Remo e Taggia ed escludendo dal servizio importanti località rivierasche come San Lorenzo e Ospedaletti. La nuova tratta Andora-San Lorenzo soffre degli stessi problemi, con la penalizzazione di centri come Cervo e Diano Marina” dice il Wwf.

“Le vicissitudini della tratta Andora-S. Lorenzo, fino a pochi giorni fa oggetto di contenzioso, dovrebbero far riflettere sulle scelte ipotizzate per la tratta Finale-Andora e far abbandonare finalmente un progetto faraonico da oltre 1,5 miliardi di euro di spostamento a monte, dal considerevole impatto ambientale e dall’incerto futuro e che priverà della ferrovia importanti centri turistici come Borgio Verezzi, Loano, Ceriale e Laigueglia, riducendo a semplici fermate Pietra Ligure, Borghetto S.S. e Alassio e allontanando di diversi chilometri la stazione dal centro di Albenga, con gravi conseguenze per l’economia turistica della riviera”.

“Si finanzi invece il raddoppio in sede tra Finale e Andora senza l’abbandono dei preziosi 11 km già a doppio binario tra Loano e Albenga, realizzando al posto di un negativo allontanamento a monte un più sensato raddoppio in sede, con minor dispendio di denaro pubblico, lasciando il servizio e consentendo tempi di realizzazione più ragionevoli, partendo innanzitutto con il raddoppio della tratta Finale – Loano, che da solo risolverebbe già una delle più grosse criticità della linea. La scelta di un raddoppio in sede porterebbe in tempi relativamente brevi – e con investimenti contenuti – ad una velocizzazione della Genova-Ventimiglia senza penalizzare utenza e territori” conclude l’associazione.

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