Politica

Finanziamento del raddoppio Andora-Finale, il Wwf: “250 mln non bastano, meglio limitarsi a Finale-Loano”

raddoppio ferroviario Andora San Lorenzo

Andora – Finale Ligure. “L’Assessore alle infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita ha reso nota una richiesta della Regione stessa al Governo per ottenere il finanziamento del primo lotto costruttivo del raddoppio della tratta Andora-Finale”. A dirlo è il Wwf, che con un comunicato prende duramente posizione contro questa richiesta.

“Questa notizia ci lascia allibiti e sconcertati – attaccano gli ambientalisti – Ancora non si vede soluzione per il disastro della tratta Andora-San Lorenzo, non si vede risolto il contenzioso del cantiere del raddoppio, non sappiamo se ci troveremo di fronte ad un raddoppio inefficiente a causa dei lavori eseguiti in modo non idoneo… Nonostante tutto questo si pongono le premesse per un altro potenziale disastro chiedendo di finanziare lo spostamento a monte della tratta Andora-Finale!”.

Il Wwf definisce poi “stupefacente” la decisione di procedere per lotti costruttivi e, come affermato dall’assessore, di “indicare così di volta in volta le opere da portare a termine e i relativi finanziamenti, tenendo conto che la cifra complessiva necessaria per completare questo tratto di raddoppio ammonta a 1.500 milioni di euro e che lo stesso Ministro Lupi ha dato la sua disponibilità a finanziare un primo lotto dell’importo di circa 250 milioni di euro”.

“Un esempio sconfortante di sperpero di denaro pubblico – accusano dal Wwf – un progetto da 1,5 miliardi di euro in cui si vogliono aprire comunque i cantieri con un finanziamento di appena 1/6 dell’opera stessa. Non occorre essere maghi o indovini per immaginare cosa succederà, lo dice d’altronde l’assessore stesso: con questi investimenti si faranno solo strade di cantiere, il ponte sul Neva, opere accessorie, altro cemento e asfalto, ma neppure un solo metro di raddoppio! E questo in un territorio già martoriato dal punto di vista ambientale e in cui verrà danneggiata ulteriormente la già precaria mobilità di importanti località della Riviera”.

A conferma di quanto detto, viene citato come esempio quello del terzo valico: “Un’altra opera faraonica per la quale sono stati aperti cantieri con solo 1/6 dell’opera finanziata. Forse l’assessore non ha proprio scelto un esempio felice, né dal punto di vista della gestione del denaro pubblico né dal punto di vista del consenso da parte dei cittadini. E i problemi con la popolazione nel caso del terzo valico non sono stati certo ‘risolti sul nascere’, al contrario di quanto afferma l’assessore regionale”.

“La beffa più grande è che con poco più di questi 250 milioni di euro si potrebbe finanziare il raddoppio in sede tra Finale e Loano, e avere così in tempi brevi la linea a doppio binario almeno tra Albenga e Genova – spiegano poi gli ambientalisti – Ricordiamo che nell’Albenganese sono pendenti tre ricorsi al Tar, e oltre agli enormi danni all’ambiente si rischia di perdere numerosi posti di lavoro: le aziende interessate risultano 45, tenendo conto che la media degli operatori agricoli è di tre unità per azienda e di due nell’indotto, la perdita in posti di lavoro è ipotizzabile in ben oltre 200”.

“Mentre il servizio ferroviario in Liguria subisce continue e pesanti riduzioni da parte della Regione, questa stessa Regione richiede allo Stato finanziamenti non per migliorare il servizio, il che dovrebbe essere la sua priorità massima, ma per aprire nuovi cantieri che non renderanno di sicuro né migliore né più veloce la circolazione dei sempre meno treni in esercizio”, conclude il Wwf.

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