Cronaca

Spese pazze in Regione, arresto di Scialfa. Il presidente del Consiglio Boffa: “Sorpreso e amareggiato”

Idv in consiglio regionale

Liguria. “Non ho commenti particolare da fare. Sono stato colpito, sorpreso e amareggiato. Di Scialfa io posso solo dire un gran bene”. Questo il primo commento del presidente del Consiglio regionale Michele Boffa sul clamoroso arresto di Nicolò Scialfa nell’ambito dell’inchiesta sulle “spese pazze” della Regione Liguria.

Dopo aver precisato di non conoscere le motivazioni che hanno indotto la magistratura a procedere nei confronti del consigliere di Diritti e libertà, il presidente Boffa ha aggiunto: “Conosco il consigliere dall’inizio della legislatura e ho avuto modo di apprezzarne il valido contributo e la collaborazione istituzionale”.

Poco meno di un anno. Era il 22 gennaio 2013 quando gli uomini della Guardia di Finanza perquisirono case e uffici di alcuni consiglieri regionali dell’Idv, tra cui anche Nicolò Scialfa. L’ipotesi di reato che guidava la Procura di Genova era che fossero stati usati fondi del gruppo consiliare per spese personali. Il 31 gennaio Scialfa decise di lasciare la poltrona di vicepresidente della Giunta regionale.

Oggi, 14 gennaio 2014, la svolta: Scialfa, indagato per peculato, falso e truffa aggravata, è stato arrestato e si trova ora agli arresti domiciliari. A lui, e non solo, viene contestata una gestione illecita dei fondi del gruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale tra il 2010 e il 2012.

Gli uomini della Guardia di Finanza oggi hanno anche perquisito altri tre consiglieri regionali indagati nell’ambito della stessa indagine: si tratta di Marilyn Fusco e Stefano Quaini, entrambi ex Idv, e di Maruska Piredda attuale capogruppo in Regione dell’Idv.

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