Politica

Sanità, Ciangherotti: “Sbagliato potenziare il Santa Corona a scapito dell’ospedale di Albenga”

Albenga -ingresso primo intervento ospedale

Albenga. “Alla faccia di chi lo voleva morto, e di tutti quelli che, per motivi diversi, volevano già celebrare il suo funerale. L’ospedale S.M. di Misericordia di Albenga funziona eccome, a dispetto di tutti i tentativi di depotenziamento messi in atto negli ultimi tempi dalla Regione Liguria targata partito Democratico e con la silenziosa complicità della sezione democratica albenganese di Via Roma, che ha da sempre mal digerito un ospedale nuovo voluto dal centrodestra e reso possibile da Angelo Barbero. Quando, per una qualche ragione mi ci trovo come questa mattina, mi piace osservare, da semplice cittadino seduto nella hall, il continuo via vai di pazienti che arrivano per visite ambulatoriali, per esami e controlli o per periodi di degenza”. Così l’ex assessore ai servizi sociali del Comune di Albenga Eraldo Ciangherotti torna a parlare di sanità e del nosocomio ingauno.

“Il Punto di Primo intervento ingauno, che serve un distretto sociosanitario di 20 comuni con un bacino di utenza superiore alle 60 mila unità, è il cuore di quest’ospedale che pulsa nonostante il declassamento da pronto soccorso. Sembra che gli accessi in un anno siano al pari del numero di popolazione complessiva di Albenga. Sembra, oltre 22 mila persone con quasi 5.000 accessi di notte ad una media, dopo le ore 20, di 14 persone per notte e con mediamente 6 prelievi del sangue nel turno serale dal 1 agosto scorso, da quando cioè la Regione Liguria ha voluto smantellare il servizio di reperibilità del laboratorio analisi affidandolo alle macchine gestite direttamente dal personale infermieristico del PS”.

“Bene, questo è un traguardo che vale più di tante parole. Il nostro Punto di primo Soccorso, se non di nome, certamente di fatto lavora come un Pronto Soccorso. E la collettività lo sa bene. E se questi numeri hanno un senso e non vengono smentiti, considerato che tutto il lavoro del PPI di Albenga è stato fatto con una notevole riduzione dell’organico infermieristico e in carenza di medici, che senso ha avuto potenziare il Santa Corona a discapito del Santa Maria di Misericordia? Perché penalizzare un territorio?”.

“Domanda ancora più lecita se, voci di corridoio vicine alla direzione generale dell’Asl savonese, il Pronto Soccorso di S. Corona non ha avuto un incremento degli accessi ma, anzi, pare, un calo consistente. Cosa che, invece, non si è verificata al San Paolo di Savona che ha registrato un incremento di accessi al triage per l’aumentato flusso di pazienti della Val Bormida che saltano il PPI di Cairo per andare direttamente a Savona. Pensavano di riuscire a ostacolare il nostro ospedale e la nostra città, invece no: Albenga non si ferma” conclude Ciangherotti.

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