Cronaca

Deragliamento Andora, ordinanza per occupazione delle aree private: ecco il piano di recupero del treno

deragliamento - sopralluogo 31 genn

Andora. Piena collaborazione fra il Comune di Andora e RFI che questa mattina, attraverso due suoi rappresentati, giunti ad Andora appositamente, ha presentato un’istanza formale al Comune di Andora chiedendo che fosse emessa un’ordinanza che permettesse loro di entrare nelle aree non di loro proprietà ed iniziare i lavori di risanamento della zona colpita dalla frana.

“Vista l’urgenza della richiesta – spiega il sindaco Franco Floris – gli uffici sono subito attivati e ho provveduto ad emettere un’ ordinanza di occupazione per pubblica utilità che tutela RFI e permette loro, una volta che l’area sarà dissequestrata dalla Procura, di iniziare l’intervento sulla frana: RFI potrà così cominciare a lavorare anche dalla parte alta dove si trova il parcheggio crollato. Confermiamo tutta la nostra disponibilità per fare si che si possa procedere velocemente alla rimozione delle treno ed al ripristino delle linea ferroviaria, così utile a lavoratori e studenti”.

Intanto prende forma la modalità di rimozione del convoglio: una chiatta speciale attrezzata con una gru, a circa 60 metri di distanza dalla costa, permetterà la rimessa del locomotore e della prima carrozza sul binario. Quindi, in sequenza, avverrà’ il recupero della terza e della quarta carrozza. Pronto anche il piano di intervento per la prima messa in sicurezza dell’area, propedeutica al recupero del locomotore e delle vetture. “Nella prima fase si dovrà procedere con la stabilizzazione dell’area grazie alla ‘chiodatura’ del terreno. Quindi e’ prevista la demolizione del terrazzo crollato facendolo a pezzi con macchine particolari, studiate proprio per rompere il calcestruzzo”. L’operazione di frantumazione verrà’ effettuata contestualmente all’installazione di pali nel terreno. In questo modo, quando verrà’ rimosso il terrazzo della villetta, si potrà’ procedere anche a rimuovere la terra franata a valle senza compromettere la stabilita’ del treno.

Per queste attività’, che verranno svolte da Rfi assieme ai vigili del fuoco e i tecnici della Protezione civile, si parla di 6-8 settimane. La riattivazione della circolazione ferroviaria avverrà’, inizialmente, con una riduzione di velocità’ nel tratto interessato dalla frana. Il locomotore che ha subito i danni più’ gravi una volta recuperato verrà’ sottoposto a verifiche per valutare i costi di ripristino.

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