Carceri liguri con il più alto tasso di sovraffollamento in Italia, a Savona quasi il doppio dei detenuti

Carcere di Savona

Savona. 36 posti, 66 detenuti. Sono quasi il doppio del consentito gli “ospiti” del carcere Sant’Agostino di Savona, secondo i dati raccolti dalla UIL Penitenziari. Ma è tutta la Liguria ad andare male: sarebbe, infatti, la regione con il più alto tasso di sovraffollamento in Italia.

“Al 31 dicembre del 2013 nelle 7 strutture penitenziarie per adulti liguri erano ristrette 1723  persone a fronte delle 1042, dato che per l’anno 2013 incorona la Liguria come regione con il più alto tasso di sovraffollamento (65,4%) in Italia”. Così Fabio Pagani, Segretario Regionale  della UILPA Penitenziari, presenta lo studio annuale su alcuni dati penitenziari, effettuato dal sindacato UIL PEN.

La UIL Penitenziari ha elaborato i dati all’interno della Regione in base alla capienza regolamentare, presenze detenuti, esubero detenuti, percentuale di sovraffollamento, suicidi, tentati suicidi e atti di autolesionismo, sede per sede: la maglia nera è stata conquistata per il 2013 dalla Casa Circondariale di La Spezia.

“Il 2013 – precisa il sindacalista –  ha fatto registrare un  solo suicidio in Liguria, a La Spezia, che vanta una capienza regolamentare di 144 detenuti: presenti al 31 dicembre 2013 263 ,  con un esubero di 144 detenuti, 7 tentati suicidi e 94 atti di autolesionismo.

A seguire il carcere Marassi di Genova, che con una capienza regolamentare di 456 detenuti al 31 dicembre ne ospitava 787, con un esubero di 331 detenuti e un sovraffollamento del 72,6%. “A questo vanno aggiunti 8 tentati suicidi e ben 110 atti di autolesionismo – fa sapere Pagani – non è da meno il Carcere di Valle Armea, ovvero la Casa Circondariale di Sanremo dove al 31/12 erano presenti 269 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 191, con un esubero di 78 detenuti e un sovraffollamento pari al 40,8%, 12 i tentati Suicidi e ben 118 gli atti di autolesionismo”.

Segue poi l’altro istituto genovese, ovvero il carcere di Genova Pontedecimo: “Al 31 dicembre erano presenti 159 detenuti, 63 in più dei 96 previsti: un sovraffollamento pari al 65,6%, con 4 tentati suicidi e 22 atti di autolesionismo – informa il sindacato – A scendere troviamo la Casa Circondariale di Imperia che nonostante una capienza regolamentare di 69 detenuti, al 31/12 ne ospitava 108, con un esubero di 39 detenuti e una percentuale di sovraffollamento pari al 56,5%, 4 tentati suicidi e 19 atti di autolesionismo”.

Sempre in emergenza il carcere Sant’Agostino di Savona, soprattutto, dice Pagani, per l’obsolescenza della struttura e per la vasta estensione del circondario: “Il Sant’Agostino riesce a contenere a malapena 66 detenuti (dato al 31.12.13) con una capienza regolamentare di 36 detenuti”. Meglio sembrano andare le cose presso la Casa di Reclusione di Chiavari, che con una capienza regolamentare di 50 detenuti, al 31 dicembre erano presenti 71 detenuti, con un esubero di 21 detenuti e una percentuale di sovraffollamento pari al 42% con un solo tentato suicidio e 6 atti di autolesionismo.

Diversi gli episodi che hanno riguardato, invece,  aggressioni in danno di poliziotti penitenziari: “Più di ogni parola – precisa il sindacalista – credo sia proprio questo che testimonia  l’impegno quotidiano della Polizia Penitenziaria. Ancor più se pensiamo che nel 2013 sono state 37  le persone salvate in extremis, dalle donne e gli uomini dei baschi blu, da tentativi di suicidio in cella in Liguria”.

“Nonostante permanga, con grave colpa del Ministro Cancellieri, la mancata nomina di Nuovi Dirigenti Generali e di assegnare quindi in pianta stabile un Provveditore in Liguria, forse è bene non dimenticare – chiosa con vena polemica il Segretario Regionale della UILPA Penitenziari – che nella quasi totalità  degli istituti penitenziari liguri i detenuti sono ancora costretti a defecare negli stessi ambienti preposti a cucina e che la media pro-capite giornaliera per il vitto completo di un detenuto (colazione, pranzo e cena) si aggira sui 3,40 €”.

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