Cronaca

Accusate di aver ritardato un parto cesareo: nuova udienza del processo a due ginecologhe

tribunale Savona

Savona. La citazione dell’Asl come responsabile civile è stata ammessa dal giudice. Come previsto, questa mattina, il processo che vede a giudizio due ginecologhe dell’ospedale San Paolo di Savona, G.P. e C.O., per lesioni personali colpose gravissime in concorso, è ripreso con la formalizzazione della richiesta del legale di parte civile.

La vicenda risale all’agosto del 2010, quando, secondo l’accusa, le due imputate non avrebbero correttamente valutato le condizioni di una partoriente ritardando un parto cesareo che invece si sarebbe dovuto eseguire con urgenza. Una decisione che avrebbe causato un “danno organico cerebrale da sofferenza ipossica” alla neonata.

Dopo la denuncia dei genitori (parte civile nel processo con gli avvocati Amedeo Caratti e Massimo Badella), e sulla base delle conclusioni di una perizia medico legale della presunta parte offesa (il pm non ha invece chiesto nessuna ulteriore consulenza), dalla Procura era arrivata la richiesta di rinvio a giudizio che ha portato le due dottoresse a giudizio.

Nel dettaglio, le due ginecologhe (difese dagli avvocati Fausto Mazzitelli e Massimo Botta), secondo la contestazione della Procura, a fronte di un tracciato cardiotocografico ipovariabile, con multiple decelerazioni, avrebbero dovuto concludere che c’era una grave sofferenza fetale in atto e, di conseguenza, disporre, un cesareo urgente. Per l’accusa invece la cesarizzazione fu ritardata (la paziente era entrata al San Paolo alle 3 di notte e l’intervento fu eseguito alle 8,59 del mattino seguente) non impedendo quindi che la neonata subisse un danno organico cerebrale. Prossima udienza il 30 maggio.

leggi anche
tribunale Savona
La sentenza
Accusate di aver ritardato un parto cesareo, nessuna condanna per due ginecologhe

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.