Cronaca

Senza casa e con problemi di salute: i varazzini si mobilitano per un vecchino in difficoltà. “Diamo un tetto al signor Primo”

Varie 13

Varazze. Sarà lo spirito natalizio o la crisi che ci riunisce in uno stato di preoccupazione collettiva, fatto sta che un sano sentimento di solidarietà sta facendo breccia nei cuori del popolo varazzino che, dalle pagine di Facebook, si mobilita per prestare soccorso a un anziano in difficoltà.

L’appello virtuale riguarda il signor Primo Barbarossa. Un vecchino in stato di povertà che solitamente si vede sulle panchine della passeggiata intento a vendere collanine e altri oggetti nel tentativo di racimolare qualche spiccio. Il peggioramento del suo stato di salute ha portato qualche anima pia a dare vita alla pagina “Una casa per Primo” nel tentativo di risolvere una penosa situazione.

“E’ un uomo anziano che, oltre alle problematiche legate all’età, deve anche lottare con la vita in strada – si legge sul profilo Facebook – In questi giorni dorme, si fa per dire, seduto sullo sgabellino della macchina per fotografie fuori dalla stazione di Varazze, la testa appoggiata nell’angolo davanti a sè per non cadere. Ora sta male!
Da questa estate soffre di incontinenza, non dico altro. Da ieri è ricoverato all’ospedale di Voltri, ma lo dimetteranno entro venerdì e dovrà tornare in strada”.

“La cosa che gli serve di più è una casa – si legge ancora – Purtroppo comuni ed altri enti non hanno più soldi e il signor Primo, per non finire in un centro della Caritas, deve cavarsela per conto suo. Noi cittadini possiamo agire come una vera comunità e aiutarlo a tovare un tetto e la dignità di vita che merita”.

“A Varazze ci sono moltissime case sfitte, ogni varazzino con un cuore parli con i propri conoscenti e si metta alla ricerca di una soluzione abitativa solidale per il signor Primo, facciamo rete fra cittadini e con pochi euro a testa potremmo riuscire a pagare le spese di luce, acqua e gas. Usiamo la pagina di questo evento per coordinarci! Insieme possiamo dare a Primo un po’ di serenità” è l’accorato appello che giriamo alle istituzioni e a tutti gli uomini di buona volontà.

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