Polizia municipale di Alassio, il comandante uscente Pampararo: “Situazione paradossale e ridicola”

Polizia municipale

Alassio. Fabrizio Pampararo, ormai ex comandante della polizia municipale di Alassio, interviene in prima persona sulla vicenda della scelta dell’amministrazione comunale di sostituirlo, dopo aver parlato, attraverso la stampa, di un “comando allo sbando” e di una difficile riorganizzazione dello stesso.

“Non ho mai voluto apparire su giornali o altri media – afferma Pampararo -, in quanto penso che un funzionario non debba necessariamente rendersi visibile per svolgere il proprio lavoro. Si tratta solo di una scelta, non necessariamente condivisibile, ma mia. Oggi però mi trovo costretto ad intervenire perché la vicenda non coinvolge solo la mia persona, ma l’intera polizia municipale alassina, struttura e persone alle quali sono particolarmente legato”.

“Forse è giunta l’ora di qualche chiarimento – sottolinea -. Cominciamo dalle richieste di mobilità. Gli accordi con la precedente amministrazione (e poi con il commissario prefettizio), presi alla presenza dei dirigenti competenti e dell’allora segretaria comunale dott.ssa Puglia, erano quelli di sfruttare le aperture previste dalle norme e che consentivano maggiore libertà di assunzione all’interno della polizia municipale rispetto ad altri uffici comunali, in maniera da ricoprire con mobilità i posti vacanti in comune e contestualmente procedere alla sostituzione dei vigili che presentavano limitazioni fisiche legate a motivi di salute e che avessero espresso l’intenzione di trasferirsi”.

“Per questo io stesso – prosegue -, e onestamente a malincuore perché coinvolgevo persone con le quali ho lavorato per anni, ho riunito il personale ed ho chiesto di valutare questa opportunità, lasciando libertà di scelta, ma sottolineando come non fosse garantita in futuro una analoga apertura. Per questo vi sono agli atti domande di mobilità. Perché i componenti della polizia municipale di Alassio sono responsabili e professionali e, conseguentemente, valutano le situazioni in un’ottica di carattere personale, certamente, ma anche nell’interesse della struttura ove lavorano”.

“Bastava chiederlo – dichiara Pampararo -, se non a me, ai dirigenti presenti a gran parte degli incontri, alla dott.ssa Puglia che per un certo periodo è rimasta a ricoprire il suo ruolo dopo l’elezione dell’attuale amministrazione, ai diretti interessati che hanno proposto la domanda. Credo proprio che tutti avrebbero fornito la stessa ricostruzione dei fatti, perché così sono successi”.

“Per quanto riguarda le reiterate richieste con le quali il personale della polizia municipale di Alassio avrebbe sollecitato, a gran voce, la sostituzione del comandante, mi permetto solamente una considerazione – aggiunge -. La nostra è una struttura piramidale, con al vertice il comandante che risponde dell’operato del proprio personale. Sarebbe estremamente semplice, per quest’ultimo, mettere in difficoltà o in cattiva luce il proprio comandante. Non voglio certo dare suggerimenti al riguardo, ma i servizi estivi per i quali voi stessi vi siete complimentati per l’impegno sono stati coperti solo grazie alla disponibilità e volontà dei singoli”.

“Cambi turno improvvisi, rientri, spostamento dei riposi si sono potuti effettuare solo per la collaborazione prestata dagli agenti della polizia municipale, trattandosi di prestazioni che vanno oltre la normale attività. Non mi pare l’atteggiamento di chi vuole a gran voce sostituire il comandante. Da ultimo, con la recente Allerta 2, il comando è rimasto operativo su tutte le 24 ore, grazie a persone che si sono fermate ben oltre l’orario di lavoro o che sono rientrate in piena notte. Il sindaco – ricorda Pampararo – ha ringraziato per questo servizio, ma di questo (come peraltro riferito) va ringraziato il mio personale”.

“Visto che sono un pratico, analizziamo ora i vari comportamenti. L’amministrazione non vuole cambiare comandante ma come primo atto revoca il bando già approvato e pubblicato per l’assunzione di tre agenti. Successivamente sostituisce il dirigente della polizia municipale inserendola all’interno del I Settore. Quindi – prosegue – dispone la mobilità in uscita dalla polizia municipale di tre persone senza sostituirle”.

“Al termine del contratto degli agenti assunti a tempo determinato, pur sapendo delle condizioni di organico, non provvede a nuove temporanee assunzioni – conclude Pampararo -. Spero che l’amministrazione non se ne abbia a male se, valutando quanto sopra, sono portato a credere ai miei colleghi, con i quali lavoro da quasi trent’anni e che non hanno mai mostrato alcuna volontà di danneggiarmi”.

“In conclusione, temo che, se le motivazioni che hanno portato l’amministrazione ad adottare tale scelta sono quelle indicate dal vicesindaco, allora siano frutto di un ‘equivoco’. Se l’intera vicenda non fosse una cosa seria, che coinvolge più persone, si tratterebbe di una situazione paradossale. Da un lato l’amministrazione che non si sarebbe ‘mai sognata di togliere un comandante di Alassio e farne venire uno da fuori’, dall’altro la polizia municipale che con i fatti ha sempre collaborato con l’attuale comandante e sostiene di non aver mai fatto alcuna pressione per la sua sostituzione ed in mezzo due persone, l’attuale comandante e il prossimo – rimarca Pampararo -. Paradossale e ridicolo…”.

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