Economia

GSL, si chiude un 2013 da record. La nuova sfida: varcare i confini liguri

Albenga. “La nuova sfida traguarda sempre più i confini liguri. I numeri raggiunti e la qualità dimostrata anche grazie al percorso verso la certificazione di qualità internazionale Joint Commission, con il riconoscimento previsto entro il primo trimestre 2014, renderanno ancor più attrattivo GSL anche nel mercato comunitario”. Così Alessio Albani commenta i numeri che riassumono il 2013 del Gruppo Sanitario Ligure.

Il giovane manager ponentino è l’ideatore del GSL, che dal 28 novembre 2011, ad Albenga, ha avviato un progetto di recupero delle fughe dei pazienti ortopedici verso le altre regioni in integrazione funzionale con l’ospedale e con tutti i servizi dell’Asl2 savonese. Oggi la realtà vanta 53 dipendenti che, inglobando l’indotto, arrivano a 100 unità.

Ideatore, braccio operativo e protagonista nell’investimento con il 63% delle quote, Alessio Albani oggi è presidente di GSL: “L’orgoglio per la strada fatta è grande, il grazie va a tutti i collaboratori della struttura. Chiudiamo un anno da record e lavoriamo per un 2014 nuovamente in crescita con obiettivi che traguardano oltre i confini regionali. Questo esperimento dimostra la reale sinergia tra la sanità pubblica e quella privata per un prodotto unico al servizio della Liguria”.

Il 2013 del Gruppo Sanitario Ligure si è chiuso con 2000 interventi eseguiti e di questi 1150 hanno riguardato protesi anca, ginocchio e spalla, mentre in artroscopia sono stati 850. Ma il mese di luglio dell’ultimo anno ha portato pure il riconoscimento di eccellenza per attività di chirurgia ortopedica di elezione fornito dalla Regione Liguria. E da ottobre 2013 a seguito di nuova concessione Asl 2, Gsl ha potenziato la sua attività.

Gli interventi sono passati da 180 a 220 al mese e il centro è diventato attrattivo anche fuori regione. Lo testimonia l’ultimo trimestre: in riferimento alle 220 operazioni il 40% è stato realizzato su pazienti residenti nel Savonese ma il 60% arriva da fuori provincia. E di questa quota il 49% è ligure (34% imperiesi e 15% genovesi), l’11% proviene da fuori regione con il 5% di pazienti piemontesi, 3% lombardi e a seguire utenti siciliani, campani, toscani e pugliesi.

Occorre evidenziare che c’è è la volontà di crescere a partire da gennaio 2014 grazie all’utilizzo di una terza sala operatoria e al potenziamento dei posti letto e passare da 25 a 50 unità. Già programmata per il primo trimestre 2014 una media di 330 interventi mese (180 protesi più 150 artroscopie)che, se mantenuti, permetteranno al GSL di superare 3500 interventi annui diventando il primo centro italiano per interventi di elezione in ortopedia.

E per giocare la sfida in modo ulteriormente competitivo, GSL ad Albenga amplia la squadra dei professionisti: “Avviamo gli interventi anche sul piede e questo distretto sarà curato dal dottor Flavio Polliano. Attraverso questa integrazione, completiamo un’offerta che attualmente è rivolta ad anca, spalla e ginocchio” prosegue il presidente del Gruppo Sanitario Ligure.

Altra novità 2014, l’approdo ad Albenga del dottor Andrea Camera, primario di chirurgia protesica a Pietra Ligure. Il suo approdo è unito a quello di professionisti di fama internazionale come nel caso di Stefano Bertora, Guido Grappiolo, Luciano Galletto, Nicola Ivaldo, Mauro Lagorio, Nicola Ursino e Giovanni Villani.

Giacomo Marenco, direttore medico di presidio degli ospedali di Santa Corona e Santa Maria di Misericordia, riassume il bilancio del 2013: “L’anno si chiude con ottimi risultati. I numeri sono importanti, ma lo è anche la qualità. Con questo progetto, voluto dalla Regione Liguria, siamo riusciti ad ottenere un importante risultato: ottime prestazioni in termini qualitativi e quantitativi per i nostri pazienti, uniti ad una nuova forma di collaborazione che mette insieme le grandi capacità imprenditoriali del privato, particolamente importanti in questo momento storico, in cui ogni ogni giorno dobbiamo fare i conti con le risorse, con l’attento governo clinico del pubblico, che garantisce al cittadino il rispetto totale delle procedure e dei protocolli clinico-terapeutici applicati”.

Marenco spiega così questa formula vincente: “Il privato è in grado di ottenere migliori performance per la sua capacità organizzativo più snella, che rendono al massimo unite alle verifiche e ai controlli totali e continui che avvengono ed è giusto che il cittadino sappia che ci siano. Siamo contenti e soddisfatti, i risultati sono stati molto buoni. Siamo certi che il futuro sarà foriero di ulteriori soddisfazioni per i nostri pazienti; visti gli ottimi risultati ottenuti la Regione Liguria ha già allargato l’iniziativa a tutte le province ligure e anche ai cittadini delle altre regioni italiane”.

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