Cronaca

Forconi, nuova giornata di protesta a Savona: corteo da piazza Saffi alla sede di Equitalia e incontro col sindaco

Savona. Agg.h. 10,00 – Il corteo è arrivato alla sede di Equitalia in questi minuti. I manifestanti impediscono l’entrata agli utenti e pretendono di parlare con il responsabile. Qui si incontrano storie diverse. Come quella del signor Vittorio, 77 anni, giunto qui per risolvere alcune faccende, e che sbotta: “Devo andare a pagare le cartelle di Equitalia per non farmi portare via la casa!” dice ai manifestanti. Con lui c’è la moglie ed entrambi parlano anche al microfono per far sentire le proprie ragioni. Poi c’è il ragazzino di 14 anni che piange perché il padre ha perso il lavoro. Il tutto è condito da slogan indignati. C’è chi parla di “omicidi di Stato”, di persone “uccise” dalle tasse, mentre una delegazione di quattro ragazzi fa la sua entrata nella sede di Equitalia –

Si sono ritrovati come da copione in piazza Saffi, zona del presidio autorizzato. Ancora una volta sono per lo più studenti, decisi a portare ad oltranza questa protesta “disorganizzata”. “Molti di noi il prossimo anno faranno la Maturità: e poi che futuro ci aspetta? Da disoccupati? Non ci stiamo, vogliamo difendere il nostro domani” dicono alcuni ragazzi palesando il pensiero di tutti.

Sono circa le 8,30 quando si ritrovano qui. Al momento la loro attenzione non è rivolta alla zona della Torretta, dove nei giorni scorsi hanno bloccato il traffico e dove anche ora vi è un presidio delle forze di polizia, ma in via Cimarosa, dove vi è la sede di Equitalia.

La tappa successiva sarà invece il Comune: i ragazzi assicurano che il sindaco, Federico Berruti, avrebbe promesso di scendere a parlare con loro anche per spiegare le dichiarazioni rilasciate ieri con cui parlava del rischio di strumentalizzazione di giovanissimi. “Desta particolare preoccupazione la partecipazione di giovanissimi alle manifestazioni – aveva detto Berruti – Le proteste giovanili vanno considerate sempre con maggiore tolleranza. Ma in questo caso il rischio è che si strumentalizzino l’inesperienza e la passionalità tipiche dell’adolescenza. Richiamo pertanto tutti noi genitori e, insieme a noi, il mondo della scuola, ad impegnarsi in queste ore per aiutare i più giovani a distinguere tra la legittima protesta da un lato, e la prepotenza ed il sopruso dall’altro”.

Ora i “giovanissimi”, che si dicono consapevoli e informati, vogliono spiegazioni dal loro primo cittadino. Il corteo intanto ha percorso via Boselli e ha proseguito fino in via Montenotte dove i commercianti, alcuni per solidarietà altri perché sembrano un po’ impauriti, hanno abbassato le serrande dei loro negozi.

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