Cronaca

Forconi, qualche ribelle prova a bloccare la Torretta e il sindaco riceve manifestanti: “Non sapete nemmeno perché scioperate”

Savona. Il corteo dei manifestanti, dopo aver bloccato corso Mazzini, è arrivato in piazza Sisto IV davanti al municipio. Lì i presenti vogliono incontrare il sindaco Federico Berruti che aveva annunciato nelle scorse ore l’intenzione del Comune di costituirsi parte civile contro di loro. “E’ vergognoso, non abbiamo fatto del male a nessuno, vogliamo solo tutelare il nostro futuro” urlano i ragazzi.

Ma a parte urla e slogan, i toni di quasto corteo sono assolutamente rilassati e pacifici. Unico neo, un gruppo di una ventina di giovanissimi che si è staccato dalla folla per andare sotto la Torretta a bloccare il traffico, come accaduto nei giorni scorsi. Qui i ragazzi hanno lanciato oggetti vari contro le forze dell’ordine, insultandoli e dando vita a momenti di tensione. La polizia ha così chiesto loro le carte d’identità e, davanti al loro rifiuto, il clima si è acceso con qualche piccolo tafferuglio. Alla fine sono stati identificati circa 5 ragazzini, poi il gruppo ha desistito ed è tornato in piazza davanti al Comune insieme al resto della folla pacifica.

Qui una delegazione di 5 persone è stata ricevuta da Berruti che, senza tanti mezzi termini, ha detto: “Voi siete qui a chiedermi contro di un articolo di giornale, ma sono tre giorni che non sapete perché scioperate!”. Il primo cittadino ha posto l’accento su quelle che considera le contraddizioni di questa manifestazione in cui tutti protestano un po’ per tutto e in cui, secondo il suo parere, regnerebbe solo qualunquismo e tanta confusione.

Poi, per rasserenare gli animi, il primo cittadino ha aggiunto: “Io sono disposto a venire a prendermi i fischi nelle vostre scuole e a parlare con voi dei problemi che vorrete presentarmi, ma bloccare la città è sbagliato. Capisco il primo giorno, ma poi dovrebbe prevalere il buon senso. Così si danneggiano i cittadini. Fate un passo indietro, io vi ascolterò e, ripeto, sono disposto a venire a dialogare con voi a scuola”.

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