Economia

Credito alle imprese in calo: con il “contagocce” anche in Liguria

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Regione. Calano anche in Liguria i prestiti alle imprese. Secondo l’Osservatorio regionale dell’artigianato, nell’ultimo anno, nella nostra regione, la contrazione media del credito è stata dell’1%, passando dai circa 150mila euro di settembre 2012 ai circa 148.500 di settembre 2013.

“Sebbene la variazione percentuale registrata – spiega Gi ancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – sia meno spiccata rispetto ad altre regioni, non possiamo farci trarre in inganno. Infatti, il dato più preoccupante è quello dell’ammontare dei prestiti medi erogati alle imprese liguri, decisamente inferiore alla media nazionale e di regioni confinanti come Emilia Romagna, Lombardia e Toscana”.

L’analisi dei prestiti medi per impresa evidenzia come, in Liguria, l’ammontare medio sia abbastanza basso: appena 148.492 euro contro una media italiana di 180.940 euro. Solo la provincia di Genova con 178.614 euro per impresa si avvicina alla media italiana.

Imperia, con un prestito medio di circa 79 mila euro, è la provincia dove le imprese hanno un margine di accesso al credito decisamente risicato. Va meglio alla Spezia (142 mila euro di ammontare medio dei prestiti) e a Savona (132 mila euro).

Il valore complessivo dei prestiti alle imprese in Liguria è pari a 20.274 milioni di euro (dati al 30 settembre 2013). Rispetto al valore registrato un anno prima, i prestiti alle imprese sono diminuiti del 3,0%, una contrazione inferiore rispetto alla media italiana dove la caduta è stata del -4,5%. Alla provincia di Genova vengono destinati il 61% dei prestiti delle imprese liguri, per un totale di 12,4 miliardi di euro. Sempre in termini assoluti, all’ultimo posto si collocano le imprese della provincia di Imperia che ricevono il 9% dei prestiti liguri alle imprese per un totale di 1,7 miliardi di euro. A Savona arriva il 18% dei prestiti (3,5 miliardi) e alla Spezia il 12% (2,4 miliardi).

“La restrizione del credito alle piccole imprese cresce drammaticamente da dicembre 2010 – evidenzia Grasso – solo nell’ultimo anno i crediti erogati alle pmi liguri, con meno di 20 dipendenti, sono calati del 6%. Il dato è ancor più preoccupante se consideriamo che il calo della quantità di finanziamento è accompagnato all’aumento dei tassi di interesse e alla tassazione in percentuale dei profitti che in Italia è la più elevata d’Europa”.

Per migliorare le condizioni di accesso al credito per le piccole imprese, Grasso, oltre a richiamare a un maggiore impegno gli istituti bancari nell’erogazione dei finanziamenti agli imprenditori, sottolinea “la necessità di rilanciare il ruolo dei Consorzi Fidi che in questi cinque anni di crisi hanno prestato garanzie per decine di miliardi”.

“Giudichiamo positivamente – conclude Grasso – che, nell’ambito della legge di stabilità, siano state recepite misure di patrimonializzazione dei Confidi. Auspichiamo però che la Camera dei deputati, pur mantenendo inalterato l’ammontare complessivo delle risorse stanziate, possa migliorare il testo formulato e superare le evidenti criticità della formulazione approvata dal Senato. La patrimonializzazione dei Confidi, se attuata in modi chiari e in tempi brevi, può consentire agli stessi di continuare a sostenere l’accesso al credito per le piccole imprese, e rappresentare così un primo, importante passaggio verso la ripresa dei flussi del credito alle stesse imprese”.

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