Sport

Viaggio nel mondo dello sport: la Compagnia Arcieri 5 Stelle

Stella. Il silenzio del parco del Beigua, lontano dai rumori della città. Gli alberi che circondano il campo di tiro, creando uno scenario suggestivo. Lo scoccare della freccia che, qualche secondo dopo, va ad impattare sul bersaglio. Il clima che si respira agli allenamenti estivi della Compagnia Arcieri 5 Stelle appare idilliaco, perfetto per chi pratica uno sport nel quale trovare la concentrazione prima del gesto tecnico è fondamentale.

“Ce lo invidiano in parecchi” confessa Piero Merlone, presidente ed istruttore della società savonese, riferendosi all’impianto situato a Stella San Giovanni, in località Reverdita. “Era dismesso da tanti anni ed ora è in una situazione di massima eccellenza” spiega Merlone.

Il nome stesso della società sottolinea il legame con il paese, volendo rappresentare tutte e cinque le frazioni che danno vita a Stella, la cui amministrazione ha lavorato per l’ottenimento di un finanziamento della Regione per il campo di tiro, integrato poi da altri importanti finanziamenti del Comune stesso e dell’ente Parco del Beigua.

Cinque anni fa si sono conclusi i lavori: la ristrutturazione dell’area del campo, il rinnovamento di strutture mobili, cavalletti e paglioni, la copertura di un’area di riposo di circa 100 metri quadrati, il rifacimento delle recinzioni, l’allargamento e l’asfaltatura della strada di accesso, la sistemazione del fondo del parcheggio, l’acquisto di apparecchiature automatiche per la gestione della gara, così come il rinnovo delle attrezzature dell’Unità Spinale Unipolare di Pietra, con la quale la 5 Stelle collabora da molti anni. Tutti i lavori sono stati progettati al fine di permettere un accesso perfetto ai portatori di handicap.

Da ottobre fino ai primi di aprile, però, per ovvie motivazioni legate al clima, gli arcieri savonesi si allenano al coperto, precisamente nella palestra delle scuole elementari Callandrone a Savona. Ed è qui che veniamo a trovarli durante una serata di allenamento.

“Siamo nati nel 1988 grazie ad un gruppetto di appassionati. Agli inizi eravamo una ventina, ora siamo circa settanta – dice il presidente -. Il nostro è uno sport per tutti, dai bambini di 8 anni fino a noi ormai ‘master’ che abbiamo superato i 70. E’ una disciplina che può essere scelta da chiunque, non esistono problematiche che impediscano di praticarla”.

Quali sono le doti per fare strada nel tiro con l’arco? “La coordinazione innanzitutto – sottolinea Merlone -; ci si può avvicinare al nostro sport anche se in passato se ne sono praticati altri. Ci siamo diversi istruttori e siamo in grado di dare una dritta a tutti”. Lo staff tecnico è composto da nove tecnici, di cui cinque con specializzazione tecnico giovanile e due specializzati per tiratori disabili. Altri tre soci stanno frequentando il corso per tecnici di 1° livello.

L’iscrizione alla Compagnia ha un costo di 150 euro all’anno; 70 euro per i minori. “Inizialmente mettiamo a disposizione le nostre attrezzature, abbiamo tutto ciò che serve per permettere di frequentare i corsi – afferma il presidente -. Poi ogni atleta che vuol continuare a praticare tiro con l’arco si deve rendere indipendente comprando la propria attrezzature. Andiamo dai 700/800 euro per un arciere principiante fino ai 2000/2500 per un tiratore di buon livello. Come in tutti gli sport, anche per questo è possibile spendere anche una cifra maggiore, ma con risultati apprezzabili solo da tiratori di alto livello”. Un’inequivocabile considerazione: la qualità dell’arco è importante, ma se si hanno le doti per farlo rendere al meglio, i risultati non sono legati alla spesa.

Uno sport che evoca, nel passato, le prede da cacciare scagliando le frecce. Ma che ora, chiaramente, oltre a non essere violento, non è minimamente pericoloso. “Fra le prime cose che insegnamo nei corsi di base sono quelle attenzioni necessarie per evitare cose spiacevoli – rimarca Merlone -. La sicurezza è sempre al primo posto. Specialmente con i nuovi arrivati insistiamo che non debbano crearsi certe situazioni”.

“Le attrezzature che mettiamo sul campo di Stella sono di alto livello – prosegue il presidente -. Nel periodo invernale le gare si svolgono negli impianti indoor; abbiamo questa palestra comunale e facciamo allenamenti e corsi qui, come se fossimo sul campo. Lo spazio è quello che è, però abbiamo molti giorni ed ore a disposizione, quindi riusciamo a fare tutto”. La società ha pure una sede sussidiaria ad Alassio, frequentata quasi esclusivamente da giovani.

Riguardo all’arrivo di nuovi praticanti, Merlone spiega: “Cerchiamo di attrarli con i nostri risultati o grazie a quello che scrivono i giornali, anche a livello nazionale ed internazionale”. Infatti, come spesso accade in Italia per numerosi sport che raramente trovano spazio sui media “nazional-popolari”, sono le Olimpiadi ad incentivare i potenziali praticanti. Londra 2012, per il tiro con l’arco, non ha fatto eccezione, grazie all’oro a squadre degli azzurri. “Succede che la gente ci venga a cercare, magari scoprendo che esistiamo da un giorno all’altro. Le medaglie olimpiche sono quelle che più di tutto fa crescere le motivazioni”.

Nel Savonese ci sono ottimi arcieri. “Non parliamo certo a livello di Olimpiadi – afferma Piero Merlone -, ma abbiamo ragazzi che sia lo scorso anno che quest’anno hanno vinto i campionati italiani, perciò non ci facciamo mancare niente”.

Il riferimento è a Veronica Zuffi, medaglia d’oro Targa Ragazze arco olimpico e medaglia di bronzo Ragazze arco olimpico indoor, e a Chiara Rebagliati, medaglia d’argento Campagna Allieve arco olimpico. Tre allori nazionali ottenuti nel 2013 che hanno portato a 27 le medaglie tricolori conquistate dalla Compagnia Arcieri 5 Stelle dal 1995 ad oggi, equamente divise tra oro, argento e bronzo.

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