Più di 300 pagine di cognomi liguri: dal “comune” Parodi al più originale Schiappacasse

dizionario cognomi liguri

Liguria. E’ stata distribuita in questi giorni nelle librerie l’ultima fatica dello scrittore Piero Abrate, esperto di storia e studioso di onomastica. Il volume, edito da Ligurpress, è il “Dizionario dei cognomi liguri”: un’opera originale e unica nel suo genere.

In effetti, i pochi testi reperibili in materia si riducono a raccogliere cognomizzazioni relative a spicchi di territorio o si rivolgono a gruppi etnici, come le famiglie liguri presenti a Gibilterra. Peraltro, su scala nazionale, i prodotti editoriali che analizzano i nomi di famiglia liguri si rifanno soltanto ai grandi ceppi legati alla toponomastica e all’onomastica, tralasciando di fatto quei nomi di famiglia che attingono dalla tradizione, il più delle volte attraverso soprannomi dialettali.

In nessuno di questi volumi troveremo, cognomi come Pittaluga, Basadonne, Pessagno, Fraguglia, Bacigalupo, tutti originati da questa o quell’altra parlata: dal savonese allo spezzino, dal genovese all’imperiese. Basti pensare a termini come rebellô (carretto usato dai camalli) diventato Rebella, oppure rissetto (lattuga crespa, ma anche ciocca di capelli ricciuta) che ha dato nome a diverse famiglie Rissetto nel Genovese, ancora a laghëu (ramarro), usato per indicare un capostipite Lagorio.

Nelle 338 pagine del volume, l’autore analizza oltre duemila cognomi, la loro storia, la distribuzione sul territorio, attraverso una esauriente informazione sull’area geografica di appartenenza, sulla frequenza e quindi sull’origine: l’etimo, come base onomastica o lessicale della quale si sono formati, così il loro significato linguistico, l’area geografica di appartenenza. E, ancora, l’epoca e l’ambiente socio-culturale di insorgenza e diffusione. A completare il lavoro non mancano i personaggi che hanno dato lustro nel corso dei secoli ai cognomi liguri.

“Di fatto – spiega Abrate – ho voluto proporre, attraverso una rilettura in chiave etimologica, storica e di diffusione sul territorio, quei cognomi che hanno caratterizzato dal Medioevo ad oggi l’evolversi delle famiglie genovesi e liguri, anche attraverso i flussi migratori dall’entroterra al mare e viceversa. Un’importanza notevole a livello storico è rappresentata dagli Alberghi della Repubblica e dalle diverse famiglie che poterono entrare a far parte della nobiltà genovese. Non mancano curiosità e tanti personaggi che hanno dato lustro a centinaia di nomi di famiglia. Alcuni di questi sono diffusissimi come Parodi, Zunino, Pastorino, Ferrando, Canepa, altri invece sono curiosi e ci fanno interrogare sul come abbiamo potuto avere origine. Qualche esempio? Tempofosco, Ballabene, Gattoronchieri, Mozzachiodi, Squarciafichi, Schiappacasse”.

Piero Abrate è nato nel 1955 e vive a Torino. Giornalista professionista, ha lavorato come redattore a Stampa Sera e La Stampa dirigendo poi un mensile di auto a diffusione nazionale, il quotidiano Torino Sera, fra i primi a trasformarsi in free-press all’inizio del nuovo millennio, e il settimanale a diffusione locale La Nuova. Docente all’Università Popolare di Torino, è autore di numerosi volumi sulla storia del giornalismo piemontese e sulle tradizioni locali. Nel 2005 ha scritto per Ligurpress
“Il Piemonte del crimine”, mentre nel 2009 ha pubblicato con Abacus Edizioni “Io mi chiamo”.

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