Cronaca

Aumento canoni demaniali, balneare “dissidente” dice sì: “Finalmente si pone fine a 60 anni di privilegi feudali”

Yury Pastore

Una voce fuori dal coro, tra i lamenti dei concessionari di stabilimenti balneari che si ribellano agli aumenti annunciati dall’assessore regionale Gabriele Cascino. E’ quella di un “addetto ai lavori”, Yuri Pastore, gestore di tre spiagge a Loano, il quale tira le orecchie ai colleghi “mugugnoni”.

“Aumentano i canoni demaniali del 100%. Sono pienamente d’accordo. I gestori delle spiaggie hanno goduto per oltre 60 anni di privilegi feudali ed in moltissimi casi senza dare nulla in cambio. Zero tasse alla collettività zero servizi ai clienti”: parole ferme e che si fa fatica a pensare che escano dalla bocca di chi quell’aumento dovrà pagare. Eppure Pastore continua la sua “ramanzina” nei confronti di colleghi che reputa viziati da anni di provilegi spesso non meritati.

“Avete ereditato le spiaggie dai nonni, molti di voi sono una vergogna per il settore turistico – scrive su Facebook Pastore – Attrezzature vergognose, strutture ‘cambogiane’. Minima spesa massima resa. Questo aumento renderà finalmente un po’ di giustizia a tutti coloro che ogni estate sono costretti a chiedere il permesso per accedere alla battigia”.

E ancora: “Lavoro dal 1995 in questo settore e dal 2007 ad oggi ho avuto il privilegio di gestire 6 stabilimenti balneari. Attualmente gestisco 3 spiagge con annessi bar e ristorante, quindi parlo con cognizione di causa e come persona direttamente colpita da questo aumento. Cari colleghi, abbiate almeno il buongusto di tacere e fatevi un esame di coscienza”.

Opinione che ha scatenato una marea di commenti da parte di colleghi che, in nome della difesa della categoria, imputano al “dissidente” scarsa informazione e scarso rispetto per il lavoro altrui.

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