Volontariato in corsia, torna il progetto rivolto agli studenti savonesi

volontariato in corsia san paolo

Savona. Al via la settima edizione del progetto Volontariato in corsia, organizzato dall’Associazione volontari ospedalieri (Avo) sezione Savona, dedicato agli studenti delle Scuole Superiori di Savona. Questa mattina, presso l’Aula Magna dell’ospedale San Paolo, si è tenuto l’incontro di presentazione dell’iniziativa al quale hanno partecipato gli alunni delle scuole coinvolti nel progetto ed i loro insegnanti, Claudia Agosti, Direttore sanitario dell’Asl 2 savonese, ed i primari dei reparti interessati.

“Ogni anno organizziamo questo meeting con l’obiettivo di conoscere le aspettative dei partecipanti e definire obiettivi comuni, con l’impegno di rivedersi a fine stage per raccontare le proprie esperienze, raccogliere le valutazioni di tutti e fare un bilancio finale” spiega Maria Donvito, presidente Avo Savona, che continua: “Il progetto è giunto quest’anno alla sua 7°edizione, segno dei risultati positivi registrati dai ragazzi, dal corpo docente e dal personale medico”.

Gli Istituti Superiori coinvolti nell’edizione 2013 sono: il Liceo statale Scientifico “Orazio Grassi”, il Liceo Ginnasio statale “Gabriello Chiabrera”, il Liceo statale Scienze Sociali-Linguistico-Socio Psico Pedagogico “Giuliano della Rovere” ed il Liceo Statale per geometri Boselli.

Gli studenti seguiranno il tirocinio/stage in una delle nove strutture del S. Paolo aderenti al progetto oppure in strutture residenziali territoriali dove i volontari dell’Avo di Savona prestano regolarmente la loro opera. Nello specifico lo stage ha la durata di otto settimane per un totale di 24 ore con valore di credito formativo. In questo percorso è previsto l’affiancamento dei volontari Avo in qualità di tutor.

“L’esperienza del confronto con la sofferenza ed il disagio può contribuire a fare riflettere sul valore della vita e della solidarietà, promuovendone la cultura e sviluppando nei giovani una coscienza sociale” sottolinea ancora Maria Donvito, che aggiunge: “Non sottovalutiamo inoltre che lo stage, permettendo di osservare il personale sanitario al lavoro, potrebbe anche risultare utile ai ragazzi al momento di fare una futura scelta formativa e professionale”.

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