Cronaca

Spari in aria ad Albissola dopo un pestaggio ai “Soleluna”: tre patteggiamenti

tribunale Savona

Albissola M. Pestaggio e conseguente sparatoria ad Albissola Mare: patteggiano in tre. Era il marzo scorso quando il ventenne Hanaj Boubaz, marocchino, era finito in manette insieme all’albanese Klaudio Xhetani, 21 anni, e al colombiano James De Florio, di 26, dopo una serata piuttosto movimentata, dentro e fuori la discoteca “Soleluna”. Questa mattina il caso è approdato davanti al giudice Donatella Aschero davanti al quale io tre hanno scelto la via del patteggiamento.

Queste le condanne inflitte: a Boubaz, che doveva rispondere di orto abusivo d’armi, lesioni e rissa, ricettazione e spari in luogo pubblico, due anni e cinque mesi di reclusione; a Xhetani, per il quale le contestazioni erano le stesse del marocchino, un anno e otto mesi di reclusione e 700 euro di multa con la sospensione; infine per De Flori, accusato di furto in abitazione, tentata estorsione, cessione di pistole, un anno e sei mesi di reclusione e 5500 euro di multa (pena sospesa).

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quella sera Xhetani e Boubaz, dopo un pestaggio tra albanesi in discoteca, avevano minacciato ed aggredito il responsabile del servizio di sicurezza dei Soleluna che non voleva farli rientrare nel locale. Poi, durante la loro fuga, a scopo intimidatorio, avevano sparato alcuni colpi in aria poco distante dal sottopassaggio della via Aurelia. Durante il sopralluogo i carabinieri avevano trovato alcuni bossoli e proiettili di una calibro 22 ed una pistola calibro 765 all’interno del locale notturno. Armi che, secondo l’accusa, erano state consegnate ai due da De Florio.

Una ricostruzione che aveva trovato parziale riscontro anche durante gli interrogatori dei tre: il marocchino aveva sostanzialmente ammesso le sue responsabilità e confermato la versione dei fatti fornita da De Florio sulle pistole (armi che erano state rubate a casa di un novantenne savonese). Ovvero quella per cui sarebbe stato proprio il sudamericano a dare le armi a Boubaz che poi le aveva usate per minacciare il buttafuori dei Soleluna che si rifiutava di farli rientrare nel locale dove, poco prima, erano venuti alle mani con altri ragazzi.

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