Cronaca

Operazione “Alter Ego”, prostituzione e fabbricanti di “documenti”: perquisito commercialista

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Savona. L’operazione Alter Ego ha permesso di identificare non solo un ricco giro di sfruttamento della prostituzione ma anche una organizzazione in grado di creare una notevole quantità di documenti falsi, creando così i presupposti perché immigrati irregolari avessero un “passato regolare” (in particolare usando la tecnica dell’emersione dal lavoro nero) e quindi poter ottenere i documenti per regolarizzare la loro posizione in Italia.

A capo di tutto c’era sempre Silvio Zerega, che a pochi giorni dal suo ritorno in libertà dopo aver scontato una condanna sempre in materia di prostituzione, oltre a gestire il giro di case-squillo aveva organizzato una vera e propria fabbrica di documenti.

I falsi documenti online che l’organizzazione realizzava per se stessa e per i suoi “assistiti” erano decisamente posticci e facili da smascherare, ma le modalità con cui l’organizzazione li utilizzava ha reso più difficile scoprire la truffa.

Le carte di identità erano fotocopiate, come gli altri documenti, e inviati a servizi online che permettono di richiedere ai cittadini la tessera per la firma digitale: una volta ottenuta la sim il gioco era fatto. In questo caso, grazie ai documenti falsi, venivano creati dei finti privati cittadini che si autodenunciavano alla Camera di Commercio dichiarando di aver avuto alle proprie dipendenze gli immigrati, prevalentemente sudamericani, come badanti, assistenti o colf, e una volta aperta la pratica tutto veniva girato ad un commercialista genovese che si occupava di portare avanti il riconoscimento regolare sul territorio italiano.

Proprio intorno alla figura del commercialista genovese sono ora puntati i fari dell’inchiesta: questa mattina, mentre per la banda scattavano le manette, al professionista venivano perquisiti studio, abitazione e relative pertinenze per capire quale fosse la sua posizione all’interno dell’organizzazione. Al vaglio delle indagini dei carabinieri anche l’operato delle agenzie online che si occupano di rilasciare la firma digitale e che potrebbero essere a loro volta complici dell’organizzazione.

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