Politica

Legge di stabilità, lo sfogo del sindaco Guarnieri: “Lascia in mutande sindaci e cittadini…”

guarnieri sanità

Albenga. “Viene da pensare che, ancora una volta, questa legge sia mirata a lasciare in mutande sia i sindaci che i cittadini. Le sigle possono cambiare, Tarsu, Tares, Imu, Trise, ma la sostanza rimane sempre la stessa: i sindaci dovranno chiedere ai cittadini non solo lo 0,30 al mq su Tarsu sui servizi indivisibili, ma dovranno maggiorare le imposte per recuperare l’Imu prima casa che non verrà trasferita ai comuni”. Così il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri.

“L’allentamento del Patto di Stabilità, di cui ancora non abbiamo una chiara conoscenza, potrebbe forse intervenire sulla spendibilità di quelle somme, quali mutui accesi e non attivati, di quelle opere che sono state congelate per l’impossibilità di spendere quanto già a disposizione, per lavori già oggetto di gare d’appalto: nel nostro caso, influirebbe su opere quali il completamento del sottopasso, la riqualificazione delle fontane pubbliche, sull’ampliamento di via San Calocero e sui 600 mila euro di manutenzioni degli asfalti. Ci auguriamo che almeno questa diventi realtà, ma restiamo un po’ scettici. Se manca la liquidità, se mancano le entrate, e se sempre maggiore sarà l’impegno che viene richiesto ai comuni per intervenire in sostituzione dello Stato, difficilmente sarà possibile aiutare le nostre famiglie e le nostre aziende in grave difficoltà” aggiunge il sindaco di Albenga.

“Già un volta ci hanno fatto credere che permettendo i pagamenti avrebbero risolto i nostri problemi, ma questi provvedimenti sono stati utilizzati solo da quei comuni che avevano avviato opere senza sostenibilità economica e quindi il pagamento di debiti contratti. I comuni virtuosi, che contestano la legge, ma la applicano, operando nella legalità, vengono sempre più penalizzati. Se dovessimo applicare un euro a m/q aggiuntivo alla Tarsu o Tares per recuperare l’Imu prima casa che lo stato si fa promotore di eliminare – senza rispetta il trasferimento ai comuni – non sarebbe sufficiente per Albenga. Non si avrebbe la quadra del bilancio di previsione per garantire i servizi senza aumenti, quindi ancora una volta i comuni si troveranno a dover recuperare le cifre in più. Lo stato fa il bel gesto, si prende gli onori, ma scarica tutti gli oneri ai comuni. I quali, per poter rispondere a tutte le esigenze di servizi pubblici – raccolta rifiuti e tutto quanto necessario a garantire una qualità di vita – dovranno sempre chiedere ai cittadini, che pagheranno sempre di più” conclude il primo cittadino di Albenga.

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