Cronaca

Grand Hotel Alassio, Megrati assolto: “Giustizia è fatta, perseguitato come Berlusconi”

Savona. Esulta e non nasconde la sua soddisfazione. Marco Melgrati, ex sindaco di Alassio e oggi consigliere regionale, dopo la sentenza di assoluzione pronunciata nei suoi confronti per la vicenda dei lavori del Grand Hotel è un fiume in piena e, nel commentare il verdetto, ha spazio per ringraziamenti, ma anche stoccate per chi lo aveva attaccato.

“E’ una soddisfazione incredibile dopo 5 anni di attacchi sui giornali, di attacchi della sinistra, dell’ex sindaco Avogadro che aveva chiesto 53 milioni di euro di danni a me agli altri imputati – commenta Melgrati -. Sono contento perché ho sempre avuto fiducia nella magistratura giudicante e posso confermare che, con questa sentenza, la rinnovo. E’ una grandissima soddisfazione perché io sostenevo da sempre che tutto quello che ho fatto l’ho fatto nel supremo interesse della città di Alassio e per il suo bene. Il risultato è che oggi in città c’è un hotel 5 stelle al posto di un rudere infestato da topi e scarafaggi e rifugio abusivo per senzatetto”.

“C’è un centro talassoterapico bellissimo con una piazza che serve per le manifestazioni ed un parcheggio interrato dove una volta c’era una distesa di macchine. Credo che questa sia una grandissima vittoria. Il Grand Hotel – prosegue l’ex primo cittadino – è stato il fiore all’occhiello della mia amministrazione di Governo nella città. Ringrazio i miei collaboratori, tutti gli assessori che con me hanno diviso questa esperienza e in particolare Marco Salvo, Gianni Aicardi e l’ingegner Dotti che con me sono stati assolti questa mattina per non aver commesso il fatto. La sentenza la dedico alla città di Alassio perché credo che questa opera fosse necessaria e doveva essere in qualche maniera realizzata. Per quarant’anni, per l’ignavia delle passate amministrazioni e la mancanza di assunzione di responsabilità, nessuno ha avuto il coraggio di fare questo lavoro. Lo dedico alla mia famiglia che ha tanto sofferto per gli attacchi sui giornali”.

“E’ una grossa liberazione visto che nei miei confronti c’è stata un accanimento giudiziario: non si può andare 19 volte in tribunale ed essere assolto ogni volta. Vuol dire che c’è qualcosa che non funziona nella giustizia italiana e credo che il mio non sia il caso più eclatante. Io come un Berlusconi della Provincia? Nel mio piccolo sono stato attaccato un po’ come lui” conclude Melgrati.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.