Cronaca

“Città del libero spaccio”: il volantino anonimo che “condanna” Albenga all’illegalità

Albenga. Il malcontento popolare può assumere diverse facce e dare vita alle più svariate iniziative. Parodie di una realtà che non soddisfa e alla quale c’è chi rivolge sorrisi e parole amare. E’ in questo contesto che possiamo inserire lo “stravagante” volantino che circola da qualche tempo in città, sia sottoforma cartacea sia su Facebook.

Il manifestino in questione definisce Albenga “città del libero spaccio”, ribattezzando piazza del Popolo come “piazza Marocco droga”. Il tutto seguito da altri annunci ben poco edificanti con i quali il misterioso autore parla di un luogo in cui “troverai qualsiasi tipo di droga”, specificando subito dopo: “Non ci sono controlli, anzi. I vigili conoscono uno a uno (nomi e soprannomi) gli spacciatori e li lasciano spacciare”. Poi l’attacco diretto a Rosy Guarnieri: “Il sindaco difende spacciatori, ladri e truffatori – si legge – Se sei tra queste categorie unisciti a noi!”.

Parole che sembrano testimoniare un’insoddisfazione diffusa che si moltiplica in modo esponenziale ad ogni vicenda di cronaca che avviene sotto le torri, grande o piccola che sia; ma anche considerazioni che affossano la città e rischiano di oscurarne la bellezze. Lo sa bene il primo cittadino ingauno che considera questo un vero e proprio colpo basso e, a quanto pare, starebbe valutando l’ipotesi di sporgere denuncia contro ignoti perché si tratterebbe di un atto lesivo dell’immagine del comune.

“Qualche burlone che non sa come passare la giornata ha messo in giro un volantino offensivo per la nostra città e per tutti noi. Non vi è una città esente da spaccio, così come non vi è una città esente da furti” scrive il sindaco su Facebook intervenendo nella discussione sul problema sicurezza che ha fatto seguito al video postato nelle scorse ore da un utente di una delle pagine virtuali in cui gli albenganesi si ritrovano per commentare i fatti che accadono sotto le torri. Un video di pochissimi secondi che ritrae un extracomunitario che si aggira minaccioso in un supermercato cittadino per poi essere arrestato in nottata da carabinieri e polizia municipale, e, infine, rilasciato (il suo arresto non è stato infatti convalidato). Di qui l’insoddisfazioni per leggi considerate troppo blande e l’appello del primo cittadino: “Vogliamo condanne certe e risolutive”.

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