Il Ministero della Salute ha redatto insieme a Fipe (la federazione che raggruppa i pubblici esercizi) un nuovo manuale sulle norme igienico-sanitarie per consentire l’ingresso ai cani in ristoranti, bar, negozi, pasticcerie e gelaterie. A patto che i cani siano accompagnati dal padrone con tanto di guinzaglio e museruola.
Una norma che riguarderà i 320 mila esercizi aperti dal Nord al Sud d’Italia e che farà gioire gli oltre 7 milioni di italiani che possiedono un cane e che, fino adesso, hanno dovuto fare i conti con i cartelli che impedivano ai loro amati animali di mettere anche una sola zampa dentro i locali pubblici. In tutta Europa la libera circolazione dei cani nei pubblici esercizi, sempre ai guinzaglio e con la museruola, è una norma in vigore dal 2004.
Le disposizioni avranno quindi effetto anche negli eserecizi pubblici nostrani e in cittadine che stanno cercando di diventare sempre più “animal friendly”. Come Albenga, ad esempio.
“Chissà se la nostra città è pronta alla rivoluzione canina – si chiede l’assessore ingauno Eraldo Ciangherotti dalle pagine di Facebook – Ora che è stato licenziato il nuovo manuale del Ministero della Salute sulle norme igienico-sanitarie, per consentire ai cani l’ingresso in ristoranti, bar, negozi, pasticcerie e gelaterie, purché accompagnati dal padrone, con tanto di guinzaglio e museruola, Albenga, già in prima linea da diversi mesi con spiagge e aree dedicate e canili all’avanguardia, diventerà a misura di cane”.
“Chissà se, prossimamente, nella città delle torri, ci saranno ristoranti o bar che si attrezzeranno per offrire agli amici a 4 zampe dei clienti la loro scodella di acqua, e anche pappa a base di prodotti genuini, crocchette o scatolette. Non dimentichiamo il pelo sul cuore… perché, come canta Renato Zero ‘un cane sciolto, casa non ha lascia la porta aperta e lui ritornerà'” conclude l’assessore albenganese.