Calizzano. Per cinque giorni Calizzano si trasformerà nella capitale della “Medicina d’Emergenza ad alto rischio in ambiente montano, ipogeo e canyoning”. Proprio nella località valbormidese si sono dati appuntamento i maggiori tecnici ed esperti della materia che parteciperanno ad un corso del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico finalizzato a perfezionare la tecnica di soccorso in ambiente impervio ed ostile.
“E’ la prima volta che il Cnsas organizza in Liguria un appuntamento di tal genere e livello qualitativo – spiega il vice presidente regionale del Soccorso Alpino Marco Riolfo -. L’occasione vedrà riunite riunite a Calizzano le professionalità mediche più autorevoli in tale ambito, tanto fra i docenti quanto fra i discenti (tutti medici ed infermieri di area critica). Anche la Magistratura Ligure offrirà il suo contributo professionale poiché dedicheremo la sessione finale del corso al tema della responsabilità civile e penale del soccorritore nell’esercizio delle sue funzioni”.
Il corso, che conta una quarantina di iscritti e sarà ospitato nel Salone Verdi, inizia questa mattina e terminerà venerdì. “Le lezioni saranno finalizzate ad approfondire la gestione sanitaria in ambiente impervio e ostile, soprattutto durante l’operazione di soccorso a terra e per tempi lunghi. Durante il corso sarà anche definito uno standard di comportamenti e di linguaggio CNSAS/118 integrando l’intervento medico delle due componenti come un unico sistema. Gli interventi sono tenuti da docenti con esperienza più che decennale nell’ambito del soccorso sanitario sul territorio e in montagna e elisoccorso SSUEm/118, CNSAS). Il taglio degli interventi sarà essenzialmente pratico, volto a dare informazioni operative utili a gestire situazioni di emergenza e urgenza in ambiente ostile e in condizioni sicuramente difficili” precisa Riolfo.