Cronaca

Bimbo legato al campo solare di Boissano, la rabbia della madre: “Vogliamo giustizia per nostro figlio”

atletica boissano 2

Boissano. C’è rabbia tra i genitori del bambino di Boissano che quest’estate sarebbe stato vittima di una abuso, legato da un educatore del campo solare ad una sedia utilizzando uno scotch da pacchi, episodio per il quale è stata presentata una formale denuncia alla Procura della Repubblica di Savona. Il campo solare, “Educamp Sport”, è stato organizzato dal Comune in collaborazione con la cooperativa Cooperarci di Savona e l’A.S.D. Arcobaleno di Savona.

Secondo l’esposto dei genitori del bimbo l’educatore avrebbe legato il bambino con dello scotch, prima alle caviglie e poi alla testa e alla bocca, in seguito l’avrebbe sollevato di peso, spostandolo insieme alla sedia e portandolo al centro del campo di atletica sotto il sole delle 11 e 40, incitando una parte dei suoi compagni, al momento presenti, a colpire il piccolo mentre era bloccato sulla sedia.

“Il Comune ci aveva detto che avrebbe fatto chiarezza sull’episodio, prendendo provvedimenti, invece si è limitato ad un semplice allontanamento del ragazzo” dice la madre del bambino, F.B.

“Il giorno seguente anche i genitori di alcuni bambini hanno confermato l’accaduto, dichiarando che si erano verificati strani episodi di altra entità e che anche i loro figli erano rimasti scossi nel vedere il bambino legato che faceva fatica a respirare e che piangeva in continuazione…”.

“In realtà il capo degli educatori aveva ottenuto il permesso per allontanarsi dal campo solare per fare il bagnino come secondo lavoro, facendosi sostituire addirittura da un amico, responsabile dell’episodio contestato dai genitori” spiega ancora la madre.

Alla riunione convocata dal sindaco lo pseudo educatore aveva ammesso il fatto, sottolineando che si trattava di un semplice gioco, definito “del prigioniero”, che prevedeva che la “vittima” fosse legata. L’educatore avrebbe fatto il medesimo gioco usando come “vittime” anche altri bambini. “Non sapevo come intrattenere i bambini…” avrebbe riferito, lasciando nello sgomento i genitori intervenuti all’incontro.

“Non ci sono piaciute le parole del sindaco di Boissano che ha detto non entro nel merito…Anche se dovevamo aspettarcele in quanto i responsabili del Comune e gli assessori interpellati non hanno mai difeso il piccolo con nessun provvedimento, mantenendo un atteggiamento poco sensibile rispetto al grave fatto…” dice ancora la madre.

Nella seconda riunione, inoltre, molti genitori hanno fatto varie lamentele sul campo solare sottolineando che nel campo di atletica ci dovevano essere delle piscine gonfiabili per rinfrescare i bambini, invece per tutto il mese di luglio le piscine erano bucate e i bambini utilizzavano gli annaffiatoi per rinfrescarsi.

“I bambini venivano accuditi da ragazzi molto giovani volontari cambiati più di una volta, per inefficienza. Una mamma andando a prendere la propria figlia ha trovato i bambini del gruppo ‘piccoli’ sudati e accaldati dietro il cancello d’uscita a mezzogiorno, senza che fossero tenuti al riparo all’ombra, con il rischio di malore, nell’attesa dell’arrivo dello scuolabus. Un’altra mamma si è lamentata di giochi corse, salti…svolti sotto il sole cocente…”.

“Il vero obiettivo della denuncia dei genitori è quello che questi fatti non succedano più ad altri bimbi. Vogliamo avere giustizia rispetto alla irresponsabilità mostrata dal Comune e da chi ha gestito un campo solare per bambini” aggiunge ancora la mamma del piccolo.

Cooperarci ha fatto sapere che sull’episodio non sarebbe responsabile in quanto in accordo con il Comune erano state decise alcune ore da lasciare esclusivamente in gestione alla società sportiva. “Il sindaco aveva detto che aveva mandato una lettera a Cooperarci, invece sembra che non sia arrivato nulla se la stessa Cooperarci prende le distanze in questo modo dall’episodio…” conclude F.B.

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