Asl 2, dietologi a disposizione per l'”Obesity Day”

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Savona. “Obesità, rimbocchiamoci le maniche!” è lo slogan scelto per l’edizione 2013 dell’”Obesity Day”, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI – www.adiitalia.net), in programma giovedì 10 Ottobre.

Anche l’ASL 2 Savonese aderisce alla Giornata, con la predisposizione di un punto informativo situato nell’atrio dei Poliambulatori di via Collodi a Savona. Nella mattinata e nel primo pomeriggio del 10 ottobre esperti in Dietologia saranno a disposizione per offrire informazioni, consigli, documentazione e materiale illustrativo sull’argomento; sarà anche possibile effettuare la misurazione della circonferenza addominale ed il calcolo dell’indice di massa corporea (BMI), valore che, mettendo in rapporto il peso con l’altezza, consente di individuare rapidamente le situazioni di normalità, sovrappeso od obesità.

Diverse sono le strutture dell’ASL 2 Savonese a servizio della popolazione adulta o giovanile che hanno implementato nel tempo progetti ed attività specificatamente volti a promuovere corrette abitudini alimentari o dedicati alla diagnosi ed alla cura dell’eccesso ponderale e dei disturbi del comportamento alimentare: Dipartimento di Prevenzione, Dipartimento Cure Primarie, Dipartimento Salute mentale, ambulatori e reparti ospedalieri.

“Obesità: non è un fallimento individuale ma politico”, ossia il secondo slogan della giornata, “invita” a prendere atto del fatto che le responsabilità dell’aumento di questa patologia non sono da attribuire esclusivamente alla sfera individuale ma anche a quella collettiva e politica. L’obesità è ormai una patologia epidemica e gli interventi di prevenzione, finora, si sono dimostrati inefficaci anche in Italia, perché basati sul paradigma della responsabilità personale. Il ruolo della responsabilità personale, centrale nel pensiero anglosassone e in rapida ascesa nella nostra cultura, vede il successo come legato alla motivazione ed al duro lavoro e l’insuccesso come un fallimento personale. Ma la genetica e la debolezza psicologica non possono spiegare, da sole, l’aumento dell’incidenza di obesità osservato negli ultimi anni. E’ sbagliato perciò considerare l’obesità solo come un fallimento individuale, come l’incapacità del singolo di gestire la grande quantità di scelte possibili, e quindi come una sua personale inadeguatezza nel controllo degli impulsi (non solo l’appetito!).

Non va infatti dimenticato l’essenziale ruolo giocato dalla cultura occidentale “consumistica”, che fornisce un’ampia gamma di occasioni per consumare una grande varietà di cibi e bevande. Si tratta di una forma di consumo facile che può condurre inavvertitamente all’“iperconsumo passivo”, in cui i soggetti non si accorgono di introdurre prodotti ad alta densità energetica e di farlo in quantità eccessiva e smodata. Negli ultimi 50 anni, si sono profondamente modificati i costumi ed i comportamenti alimentari; le eccedenze alimentari di alcuni prodotti hanno poi indotto strategie di marketing per aumentarne il consumo, con sofferenza di alcuni comparti quali cereali, frutta e vegetali. Il rapido evolversi in senso negativo della situazione richiede soluzioni ed interventi strutturali innovativi: l’Obesity Day è una proposta pratica ad alta resa”.

Per quanto riguarda il nostro Paese, 1 italiano su 10 è obeso ed 1 su 3 è in sovrappeso. I dati non sono migliori quando si considera la popolazione infantile: i soggetti sovrappeso e obesi sono in continuo aumento; la causa va ricercata in scorrette abitudini di vita, quali un’alimentazione eccessiva e sbilanciata, spesso accompagnata dalla tendenza alla sedentarietà.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato già dal 1997 l’obesità come “malattia sociale”, la cui prevenzione e cura deve far parte in modo imperativo delle politiche sanitarie nazionali. Dunque, sovrappeso e obesità sono problemi di salute e non solo questioni estetiche: le condizioni di eccesso ponderale favoriscono infatti la comparsa di molte malattie metaboliche (diabete, ipercolesterolemia, gotta, ecc.) e cardiovascolari (ipertensione, arteriosclerosi), ma anche di altre meno comuni condizioni cliniche, quali: insufficienza respiratoria, calcolosi epatica ed alcuni tipi di tumore.

La dieta, basata dunque su scelte alimentari quali-quantitative quotidiane ragionate, può quindi essere considerata a tutti gli effetti – insieme ad un’indispensabile quota di attività fisica – un essenziale strumento migliorativo delle condizioni di salute globali del singolo individuo e quindi della collettività. Perciò, è fondamentale il supporto di uno specialista qualificato, capace di valutare le caratteristiche, le problematicità e le necessità di ciascuno ed è da bandire il tanto diffuso “fai da te”.

Per maggiori dettagli sull’Obesity Day si può visitare il sito dedicato: www.obesityday.org.

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