Albenga “parla” inglese: la crisi si combatte anche guardando al di là dei confini nazionali

Albenga in salsa inglese. E perché no: dopotutto è quella la lingua che mette in contatto culture diverse e che, in particolare in questo momento di crisi, può essere la chiave – o una delle chiavi – per acquisire nuove competenze e trovare nuovi sbocchi professionali.

La due giorni di “porte aperte” al “Wall Street Institute” che ha alzato le serrande da febbraio in via Dalmazia e che, tra ieri e oggi, ha accolto gli albenganesi per presentare i propri corsi e il proprio metodo di insegnamento, ha anche questo obiettivo: rendere accessibili lezioni che potrebbero portare alla svolta lavorativa tanto agognata. Oggi, quindi, lezioni gratuite per tutti.

“Abbiamo deciso di inaugurare l’anno con due giornate di apertura straordinaria per presentare alle persone ciò che facciamo e i corsi che organizziamo – dice Paola Grenier – In un momento di crisi è ancora più importante investire su se stessi, credere nel futuro e darsi possibilità che non devono essere legate necessariamente solo all’Italia. In un contesto come Albenga dove tutto è legato a settori come quelli turistico e agricolo non può essere legato solo a un contesto nazionale. Ci si deve semmai aprire verso mercati esterni e l’inglese è la chiave per tutto ciò”.

“Con questa apertura abbiamo creato nuovi posti di lavoro, la sede a Savona è attiva dal 2008, da febbraio invece siamo qui, abbiamo 15 dipendenti tutti del posto, oltre a persone madrelingua che riescono così a integrarsi ancora di più nel territorio ingauno. Noi diamo la possibilità alle persone di vivere l’inglese, una lingua cambia in continuazione, quindi l’unico modo di impararla è farla parlare e vivere. Tutto è basato in vere e proprie immersioni di vita reale, in conversazioni, in più possiamo creare lezioni ad hoc basate sulle esigenze della persona. Questo è un inglese per tutti, dagli studenti ai professionisti, alle aziende”.

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