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Alassio, un aiuto cinese alle famiglie in difficoltà: collaborazione tra Comune e “Il Mandarino” per pasti gratuiti

guo li xin - titolare del cinese alassio

Alassio. La “riscossa cinese” va in scena anche all’ombra del Muretto, dove il salvagente per le famiglie bisognose alassine arriva anche da chi vanta radici nella terra della crescita economica e della iper produttività.

Nella cittadina rivierasca, infatti, è nata una singolare collaborazione tra il Comune e il ristorante cinese “Il Mandarino”, che dista a pochi passi dal municipio. Una liaison capace di coniugare la filosofia anti-sprechi tipica della mentalità cinese con la domanda sempre crescente di aiuti da parte delle famiglie alassine in difficoltà. Che, ora, potranno variare la propria dieta a colpi di spaghetti di soia e pollo alle mandorle.

“Pochi mesi fa abbiamo inaugurato la sala Kaiten, quella del tapis roulant dove i nostri cibi scorrono sotto gli occhi dei clienti che possono così decidere ‘a colpo d’occhio’ cosa assaporare e cosa no: una soluzione che ha avuto un grande successo, ma che, complice l’esigenza di sostituire in continuazione i piatti mancanti con alimenti freschi, crea una super produzione con il rischio sempre maggiore di sprechi. Di qui l’idea di destinarli a una causa che ci sta molto a cuore, aiutando chi, oggi, ha difficoltà a arrivare a fine mese e fare anche solo la spesa” spiega il titolare Guo Li Xin.

“Sempre più spesso arrivano persone che ci chiedono gli avanzi della giornata – racconta l’esercente dagli occhi a mandorla – Inoltre noi cinesi diciamo che non si deve sprecare nemmeno un chicco di riso, per cui siamo felici di essere d’aiuto al prossimo. In questo modo uniamo l’utile, ossia il fatto di non dover buttare via piatti che, per quanto ottimi, non essendo più freschi di giornata, non potremmo comunque più servire, con una giusta causa”.

L’idea ha incontrato il favore del vice sindaco Monica Zioni che ha sancito questa collaborazione “internazionale”, anche se con un “ma” relativo alle modalità da adottare per distribuire il cibo fra chi ne farà richiesta.

“Si tratta di un’ottima iniziativa e ringrazio quindi il titolare del ristorante, ma vi sono ancora un po’ di aspetti da chiarire e da programmare bene – dice Zioni – Il cibo in questione, infatti, per volontà del gestore dell’esercizio commerciale, sarà consegnato a fine serata, per cui dopo le 23. Come è intuibile, si tratta di un orario poco agevole per il ritiro dei piatti, senza contare che a quell’ora le famiglie hanno già cenato”.

“Sarebbe opportuno che gli alimenti in questione venissero conservati in frigo all’interno del ristorante per essere ritirati il mattino successivo e consegnati a domicilio dal Comune, ma ciò, per aspetti legati alla conservazione dei cibi, non sarebbe possibile. Al momento l’unica opzione per chi ne avesse bisogno sarebbe quella di recarsi al ‘Mandarino’ dopo le 23 ritirando direttamente il proprio ‘menù’ per poi decidere se consumarlo subito o conservarlo a casa propria, sotto la propria responsabilità. Comunque vedremo di definire bene questi aspetti e di informare le famiglie di questa nuova e importante opportunità”.

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