Cengio. “Bene la convocazione del tavolo tecnico per il 25 ottobre e il programma di lavoro definito nell’incontro tra Ministero dell’Ambiente, regioni Liguria e Piemonte e Syndial”: così l’onorevole Anna Giacobbe sulla questione Acna di Cengio.
“Se si realizzerà l’assunzione collettiva di reponsabilità di cui ha parlato il ministro, il passato dell’Acna troverà una propria definizione – continua Giacobbe – Ne abbiamo bisogno per fare sì che ci sia un futuro: per restituire a Cengio e alla Valle Bormida vivibilità, che significa, insieme, qualità ambientale e lavoro, sviluppo sociale ed economico”.
“Il nodo essenziale è non consentire al Gruppo Eni di abbandonare quel sito: quindi che si faccia carico dell’onere di opere e interventi per risarcire le popolazioni e il territorio, in tempi certi, ed il percorso avviato venerdì è senzaltro positivo. Ed insieme, mantenere una presenza effettiva nel sito di Cengio, per continuare a garantire il presidio degli aspetti ambientali e accompagnare l’insediamento di nuove attività” è il parere dell’onorevole.
“Gli investimenti che dovranno essere realizzati, quale risarcimento per il danno ambientale che i territori della valle hanno subito, rappresentano essi stessi opportunità per la creazione di ricchezza e di lavoro. Cengio può vantare un credito molto forte, per un danno materiale e morale, una ‘servitù’ che gli deve essere riconosciuta. Nello stesso tempo, le aree ex Acna, quelle che sono state bonificate e infrastrutturate per questo, devono poter accogliere nuove attività produttive compatibili” conclude Giacobbe.