Buio Pesto, Morini si toglie “macigni” dalle scarpe e sogna Sanremo: “Ecco chi non ci ha pagato. Fazio ascolti i nostri brani”

Albenga. E’ un Massimo Morini decisamente senza nessun freno quello che, ieri sera, a margine del concerto dei Buio Pesto ad Albenga, si è raccontato ai microfoni di Ivg.It per commentare la situazione nella quale lui e la sua band si trovano. Il leader del gruppo non si è nascosto e, oltre che parlare di progetti futuri, ha fatto nomi e cognomi di chi deve soldi alla band ligure. Dopo le parole di denuncia, Morini ha lanciato poi un messaggio ben preciso a Fabio Fazio: “Ci meritiamo almeno di essere presi in considerazione per il Festival, ascolta le nostre canzoni”.

Prima di parlare di futuro il cantante dei Buio Pesto ha parlato di presente spiegando quali saranno le mosse per cercare di rimediare ad una difficile situazione economica: “Da lunedì si comincia la guerra perché abbiamo 50 mila euro di crediti e i nostri avvocati, che poi è uno ed è una donna, partirà con le sue denunce e richieste finanziarie. Insomma quelle cose che ‘se non paghi ti arrivano a casa e ti portano via il televisore’, che ha un nome, ma non lo ricordo. Comunque andrà così perché noi meritiamo rispetto visto che fare musica, fare canzoni e un lavoro come gli altri e che deve essere rispettato”.

“Per cui – prosegue Morini – lotteremo fino in fondo per avere quello che ci spetta, per avere il rispetto degli organizzatori, degli enti, dei privati, dei pubblici, degli sponsor, di quelli che devono fare ancora qualcosa per i Buio Pesto e si devono mettere una mano sulla coscienza. Se tutto tornerà apposto entro la fine dell’anno abbiamo ancora i tempi per poter riconsiderare un tour 2014, ma se non ci riusciremo non si potrà fare”.

“Qualche nome di chi non ha pagato? Il Comune di Deiva Marina e la loro spa per i servizi comunali, la Deiva Sviluppo, che ci devono 10 mila euro dal 2009, un tal Fabio Aldrighi, gestore nell’estate 2012 del locale Daubaci, che deve 5700 euro di penale per aver fatto saltare il concerto il giorno stesso dell’evento per non aver chiesto i permessi; poi c’è Repetto Pavimenti di Genova che è fallito, poi un sacco di Comuni che hanno fatto saltare il concerto all’ultimo, ma anche il Savona Calcio che ci aveva promesso un concerto nello stadio e poi lo ha disdetto..Noi non mettiamo in dubbio che tutte queste aziende abbiano avuto problemi finanziari, ma non è che a catena noi dobbiamo smettere di fare una cosa che ogni anno viene vista da 80 mila persone in tutta la Liguria. Se uno sa di non poter fare le cose non le deve fare, è semplice. Anche a me piacerebbe sposare Michelle Hunziker però non vado nemmeno a proporglielo perché so che non lo posso fare..” scherza Morini.

“Poi c’è stato anche il Comune di Seborga che ci ha fatto un brutto tiro: tre sopralluoghi per poi dirci che il concerto non si poteva fare. In tutto sono ben 16 gli spettacoli live saltati e li consocete bene: sono quelli che abbiamo annunciato e lentamente sono spariti dal nostro elenco – spiega il frontman dei Buio Pesto -. Andremo avanti e tenteremo di far capire a tutti che ci si deve comportare in un altro modo, ma non solo con noi. Sono troppi infatti i colleghi che hanno gli stessi problemi. Basta prendere i musicisti come un passatempo: noi facciamo un lavoro come tutti gli altri e facciamo grandi sacrifici”.

“Il pubblico si sta comportando in maniera meravigliosa: sono nati gruppi spontanei, raccolgono fondi che ci consegnano per beneficenza e le cifre sono alte. Una pezza ce la stanno mettendo e ci stanno aiutando dimostrandoci l’amore per i Buio Pesto e per il dialetto. Per noi è importante portarlo nelle piazze e contribuire ad insegnarlo. COsa che faremo anche senza i live perché i nostri cd continueranno ad uscire, il prossimo nel giugno 2014, così come i film e altre iniziative. Il 24 ottobre prenderemo il Premio Marzari che è un premio di Genova molto importante offerto dalle associazioni che tutelano il dialetto. Il 29 chiuderemo il tour a Montecarlo dove siamo stati chiamati per concludere il mese della cultura italiana dall’ambasciatore in persona” aggiunge il cantante del gruppo ligure.

“Tutto questo non deve morire e per questo mi rivolgo a tre persone: a chi ci deve dei soldi, mettetevi una mano sulla coscienza perché non potete rovinare tutto questo; secondo al pubblico affinché continui a seguirci; e infine a Fabio Fazio: abbiamo scritto due canzoni meravigliose, un po’ in italiano e un p’ in genovese, non disturbiamo nessuno e vogliamo fare una capatina al Festival per dire che ‘i Buio Pesto hanno fatto Sanremo’. Me l’hai promesso convinto di non fare un Sanremo Bis che ci avresti considerato quindi ora mi aspetto un colloquio. Ti chiediamo 8 minuti per ascoltare le due canzoni sperando ti piacciano” conclude Morini.

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