Politica

Bruzzone (Lega): “La Regione trova lavoro ai Rom, un affronto ai nostri giovani”

Francesco Bruzzone

Regione. Una petizione popolare per chiedere l’immediata sospensione e modifica del bando regionale su “Antichi mestieri in Liguria”. E’ l’iniziativa che verrà assunta dal capogruppo della Lega Nord Liguria-Padania in Consiglio regionale Francesco Bruzzone.

“La Liguria insegna gli antichi mestieri ai nomadi e trova lavoro ai Rom. È un affronto per i nostri giovani che cercano una occupazione, e la Lega Nord darà battaglia affinché il provvedimento sia fermato” spiega Bruzzone commentando il lancio, da parte della Regione del bando su “Antichi mestieri di Liguria”, che riguarda tredici progetti per rilanciare i mestieri del passato e aiutare i giovani ad impiegarsi nelle imprese artigiane.

Le iscrizioni per i primi 11 percorsi formativi sono iniziate il 22 luglio e si chiuderanno il 30 settembre: il capogruppo Bruzzone, oltre alla petizione, presenterà in Consiglio regionale anche un’interrogazione e una mozione per chiedere l’immediata sospensione del bando e la contestuale modifica della delibera regionale che autorizza gli stessi bandi: “Gli enti che hanno bandito i corsi si sono attenuti alla delibera regionale del 5 ottobre 2012 ed è proprio quella – spiega – che va cambiata in modo da poter riaprire rapidamente il bando ma con nuove regole”.

“Non ci sarebbe alcunché di male, di per sé, nell’insegnare gli antichi mestieri, i lavori del passato, le tradizioni del territorio, ai nostri giovani. Rilanciare i mestieri del passato per attrezzarsi il futuro, come recita lo slogan dell’iniziativa, è cosa buona e giusta. Troviamo tuttavia inaccettabile che, in virtù di posizioni puramente ideologiche, la Regione, nel promuovere questo progetto, portato avanti con i fondi Fse obiettivo Cro 2007-2013, preveda di norma l’obbligatorietà di un numero minimo di posti assegnati a nomadi, rom e sinti” afferma Bruzzone.

I tredici progetti di formazione sono volti a “riscoprire e valorizzare gli antichi mestieri, fornendo a giovani e adulti inoccupati la possibilità di formarsi e trovare lavoro nelle imprese artigiane”. Il 22 luglio 2013 sono partiti i primi 11 percorsi formativi che coinvolgono i settori della falegnameria, la costruzione di muretti a secco, la creazione di prodotti artigiani in ferro, filigrana, carta artistica, cioccolato, pane e prodotti da forno tipici e composizioni floreali.

“Se il progetto, dal costo di due milioni di euro, che prevede 600 ore di corsi dedicati a 136 giovani di età superiore ai 18 anni, si fosse limitato a disoccupati, inoccupati e in mobilità, l’iniziativa non avrebbe destato le nostre preoccupazioni – aggiunge Bruzzone – anzi, ci avrebbe trovato completamente favorevoli, e ci saremmo impegnati per contribuire alla sua buona riuscita. Non è questo il caso, purtroppo: è assurdo che, in un momento di crisi economica, di scarsità nell’offerta di lavoro, e di grandissime difficoltà per le famiglie e per i giovani del nostro territorio, la Regione preveda agevolazioni per nomadi rom e sinti”.

“Così facendo, la Regione Liguria, all’insegna di chissà quale convinzione ideologica o del politicamente corretto, svantaggia i nostri giovani, i giovani liguri in cerca di lavoro. La Lega Nord è fortemente contraria ed è pronta a dare battaglia. Chiediamo che il provvedimento venga immediatamente ritirato, e modificato nei suoi contenuti. A tal fine, lanceremo una petizione popolare e altre iniziative in Consiglio, affinché tutti i cittadini della Liguria vengano a conoscenza di questa assurdità” conclude il capogruppo regionale della Lega Nord.

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