Economia

Bergeggi, approvato il bilancio: incertezza su tasse locali, “il Patto di Stabilità bloccherà le nostre opere”

Bergeggi

Bergeggi. Un bilancio quello approvato dal Comune di Bergeggi all’insegna dell’incertezza, come per tante altre amministrazioni comunali alle prese con le incognite a livello nazionale su Imu, Tares e i tagli ai trasferimenti statali destinati agli enti locali. Senza contare il Patto di Stabilità che da quest’anno entra in vigore anche per Bergeggi.

Il documento economico-finanziario previsionale relativo al 2013 è stato approvato dal Consiglio comunale, anche se come spiega Roberto Arboscello, Consigliere delegato a bilancio e tributi del Comune di Bergeggi: “Non c’è ancora chiarezza su tanti punti, nonostante la necessità per i comuni di redigere il bilancio”.

“Il Patto di Stabilità non permetterà di effettuare molte delle opere previste. E non perché il comune di Bergeggi presenta una situazione finanziaria precaria ma solo per l’eccessiva rigidità della norma”.

“Il comune di Bergeggi non accede a mutui per finanziare opere da moltissimi anni ma questo dato non viene pressoché considerato ne tanto meno premiato. Anzi, con il decreto sblocca-debiti, si è andati nella direzione opposta, premiando di fatto i comuni che avevano accumulato debiti verso le imprese negli anni precedenti, consentendo loro di accedere alla cassa prestiti senza che quella cifra rientrasse all’interno del Patto di Stabilità” aggiunge il consigliere Arboscello.

“Inoltre la scelta di tagliare consiglieri e assessore non è certo necessaria per risanare i conti dello stato. Tale scelta porta solo ad eliminare di fatto del volontariato, impedisce a cittadini volenterosi e che svolgono il loro compito diligentemente, andando spesso a rimetterci economicamente, di mettersi a disposizione della comunità”.

“Ultima considerazione: Bergeggi presenta un bilancio non da comune di 1.150 abitanti circa quale è, ma di un comune di ben più grandi dimensioni. Un bilancio così grande significa maggiori servizi erogati, maggiori investimenti strutturali, maggior carico di lavoro per gli uffici”.

“Siamo un comune a valenza strettamente turistica, dove la variazione numerica della popolazione tra inverno ed estate è abnorme, strutturato per fornire servizi adeguati non solo ai 1.150 residenti ma a tutti i 7.000/8.000 abitanti presenti in certi periodi dell’anno. Il numero di dipendenti comunali ed il bilancio parlano da soli in questo senso. Ma purtroppo questi dati non vengono considerati per quanto riguarda l’obbligo, riguardante i comuni al di sotto dei 3.000 abitanti, ad associare tutte le funzioni comunali entro il 2013” conclude il consigliere al bilancio di Bergeggi.

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