Bardineto. A pensare a “Balla coi cinghiali” qualche lacrimuccia ci scappa. I numeri erano di quelli capaci di far girare l’economia di un piccolo paese che, tra qualche critica e discussione, non può comunque negare i vantaggi di un evento capace di portare qui anche 70 mila persone in appena 4 giorni.
Il famoso festival dove “si mangia meglio che a Woodstock” è stato cancellato per il secondo anno consecutivo (prima per problemi burocratici e di autorizzazioni, poi per questioni interne all’associazione di volontariato che lo organizza) e Bardineto sospira. Lo sa bene il sindaco Franca Mattiauda, che parla di un’estate inevitabilmente più fiacca.
“Siamo penalizzati dalla mancata organizzazione di ‘Balla coi cinghiali’, questo è innegabile – esordisce il primo cittadino – L’afflusso di visitatori assicurato dall’evento era una certezza e una boccata d’ossigeno per i commercianti e le attività del paese. In questo clima di crisi, ci avrebbe fatto solo che bene, ma purtroppo è andata così”.
“Le nostre associazioni locali si danno comunque da fare per accogliere al meglio i turisti – prosegue Mattiauda – Sono stati organizzati una serie di eventi più piccoli per agosto e ci si prepara alla ‘Festa nazionale del Fungo d’Oro’, dal 20 al 22 settembre, e alla ‘Transumanza d’autunno’, iniziativa prevista per il 6 ottobre e che attira qui un numero sempre più crescente di curiosi. Poi abbiamo il parco avventura, finalmente funzionante dalla fine di luglio, e che è tutto da scoprire”.