Cronaca

Soccorso a pagamento per chi è ubriaco: la delibera “trentina” da tradurre… in ligure

Pronto Soccorso

Alassio. Potrebbe fare scuola anche da noi la delibera della giunta provinciale di Trento numero 665 del 5 aprile 2012. Quella, cioè, che prevede l’obbligo del pagamento del proprio soccorso in ambulanza per i cittadini con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.

Il provvedimento in questione è portato all’attenzione dei politici liguri da Marco Forno, segretario dell’associazione di volontariato “Soccorritori Alassio – Volontari Alassio e le Baie del Sole”, nata formalmente lo scorso 4 luglio, e primo sostenitore di un atto volto a responsabilizzare in particolare i nostri giovani mettendo potenzialmente mano al loro portafoglio.

La lettera aperta esorta i vari amministratori ad accogliere la proposta anti-ubriachi, pur essendo consci che “una nuova gabella possa causare la perdita di qualche voto” ma rilevando che “la salvezza di anche una sola vita umana vale un momento di impopolarità”, come si legge nella missiva. A renderlo lampante, sono i fatti di cronaca che accadono sempre più spesso nelle discoteche rivierasche, dove divertimento e abuso di alcol sembra essere diventato un binomio inscindibile.

La proposta ha già fatto breccia nel cuore del consigliere regionale Marco Melgrati, che ha pronta un’interrogazione sul tema, e che guarda con favore a un provvedimento che, in provincia di Trento, ha portato a “tassare” con un ticket da 200 euro chi, dopo aver alzato il gomito, deve ricorrere alle relative cure sanitarie.

Ed è sempre la giunta provinciale in questione che, davanti alle critiche di qualcuno, ha avuto modo, proprio pochi giorni fa, di ribadire il principio che sta alla base di una decisione che fa ormai discutere anche in territorio ligure: “Pur nella garanzia universalistica di assicurare le cure, si dà la priorità alle persone la cui patologia è determinata da eventi estranei all’interessato, proprio per sensibilizzare il cittadino nei confronti della tutela della propria salute ”.

Solo per dare un’idea dei costi delle prestazioni di trasporto sanitario erogate in forma diretta dall’azienda provinciale per i servizi sanitari, la delibera “trentina” quantifica gli oneri per l’utilizzo dell’ambulanza in attività di emergenza in circa 1,20 euro a chilometro, oltre a indicare le spese per i professionisti impiegati, dall’operatore tecnico all’infermiere professionale fino al medico. Tariffe che, tradotte in ligure, potrebbero variare di qualche euro, senza che ciò scalfisca il principio che sta alla base di un provvedimento considerato da molti rivoluzionario.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.