Savona. E’ stata consegnata dai consulenti nominati dalla Procura di Savona la perizia su Tirreno Power commissionata due anni fa dal procuratore Granero e dal sostituto Paolucci a un pool di esperti nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose nei confronti di ignoti.
La relazione è firmata, tra gli altri, da Paolo Crosignani, primario dell’istituto Tumori di Milano, e da Paolo Franceschi, pneumologo di Vado, responsabile ambiente dell’Ordine dei medici di Savona. La Procura vuole accertare se ci sia o meno un nesso di causalità tra le emissioni della centrale a carbone, le malattie oncologiche e l’elevato tasso di mortalità rilevato negli ultimi anni nella zona di Vado e Quiliano.
Numerosa la mole di documentazione raccolta dai consulente in due anni di studio e analisi sulle emissioni della centrale vadese.
“Confidiamo nell’operato della magistratura e ci attendiamo esiti in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto e con i numerosi studi che sono stati eseguiti sui danni per la salute provocati dall’impiego del carbone nel Savonese – scrive in una nota Eric Festa del Movimento 5 Stelle -. Sulle eventuali responsabilità che potrebbero emergere dall’inchiesta sarà inaccettabile sentire i discorsi di coloro che sosterranno di non essere stati informati adeguatamente sul caso Vado”.