Cronaca

Multe con lo sconto: meglio “rischiare” il divieto di sosta che pagare il parcheggio

multa

Ferve la polemica sul Decreto del Fare che prevede gli sconti per le sanzioni delle infrazioni stradali. Per chi ha molti punti sulla patente il divieto di sosta scenderà a 29 euro: appare quindi evidente che tra pagare il parcometro delle località più esose e saldare la multa per aver lasciato la macchina in divieto non ci sarà molta differenza. In base ad un articolo del decreto, lo sconto del 30% non spetterà solo per le sanzioni stradali pagate cash o entro 5 giorni, ma anche per coloro che nel biennio non hanno subito decurtazione di punti dalla patente. Cioè circa 34 milioni di guidatori.

Il 95% dei patentati potrà pagare le sanzioni con lo sconto del 30% non solo se sborserà entro 5 giorni, ma anche entro 60 giorni se il corredo punti della patente è intoccato. Se la sanzione per divieto di sosta è di 41 euro, i “superdotati” di punti pagheranno l’importo scontato: 29 euro. Ma chi lascerà l’auto in un autosilo o in un park a pagamento se a fine giornata gli costerà come la cifra della sanzione? Anzi, a “rischiare” la multa lasciando la macchina in divieto il ragionamento sarebbe molto opportunistico.

Infatti: meno rischi per la carrozzeria se si pensa ai parcheggi sotterranei, nessun anticipo ma pagamento a 60 giorni (oppure entro 5 giorni per evitare le spese di notifica), ma soprattutto la possibilità di non pagare affatto… affidandosi alla probabilità di tornare all’auto e non trovare la sanzione con l’avviso sul parabrezza; sullo stile “potrebbe anche andarmi bene”.

L’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) accoglie con favore l’idea generale, ma oppone forti critiche a diversi aspetti del Decreto del Fare: “L’emendamento che prevede lo sconto del 30% per chi paga cash o entro 5 giorni le sanzioni alle violazioni stradali, pur avendo il sapore di una estiva ricerca di pronto cassa, trova favorevole l’Asaps in quanto il provvedimento oltre che incidere positivamente sulle esauste tasche degli automobilisti, potrebbe abbassare sensibilmente il numero dei ricorsi ai giudici di pace e dei contenziosi con le conseguenti iscrizioni a ruolo, ciò con un auspicato recupero di agenti da impiegare poi su strada”.

Ma l’Asaps sottolinea il fermo no “agli sconti per le violazioni riguardanti il mancato uso dei seggiolini per bambini e quelle connesse con il consumo di alcolici anche per la fascia da 0 a 0,5 g/l (neo patentati nei primi 3 anni, giovani sotto i 21 anni e i professionisti del trasporto di cose e persone)”. “Si è fatto tanto per limitare l’incidenza degli alcolici come fattore di tragedie stradali e ora non sono accettabili sconti di alcun genere che sarebbero interpretati come un segnale che sulla strada sta tornando ‘l’ora di ricreazione – sottolinea l’associazione – Andrebbero poi escluse dall’ipotesi di sconto, anche se nei due anni precedenti non si sono persi punti, tutte le sanzioni più gravi che prevedono la sospensione con ritiro immediato della patente (sorpasso in curva, nei dossi, viaggiare contromano in autostrada, percorrere la corsia di emergenza, eccetera)”.

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