Cronaca

Ritrovate due tavolette chiodate sui sentieri delle Manie: torna l’incubo delle “trappole” per i bikers nel finalese

Finale L. Torna l’incubo delle tavolette chiodate lungo i sentieri percorsi dai biker nel finalese, in particolare nella zona delle Manie. L’ultimo ritrovamento è di questa mattina come testimonia il post di uno dei centinaia di ciclisti che ogni settimana scelgono le strade dell’entroterra di Finale per fare un’escursione in sella alla due ruote: “Questa mattina, sul sentiero segnato triangolo pallino (campo rotondo), ps4 della superenduro di Finale Ligure, abbiamo trovato 2 belle tavolette, sapientemente chiodate e posizionate lungo il sentiero bel nascoste da foglie secche, pronte a forare le gomme a noi biker e a bucare i piedi di qualche sventurato escursionista”.

A corredo del post anche uno scatto della pericolosa tavoletta ed il commento: “La stupidità umana non ha limiti…”. Purtroppo non è la prima volta che ignoti seminano e nascondono sui sentieri delle Manie simili “trappole”. Oggetti che, oltre che causare gravi danni ai mezzi, possono essere molto pericolosi per i bikers e per chi percorre le strade a piedi. In passato, al posto di queste tavole di legno chiodate, erano stati trovati anche chiodi e pezzi di vetro, ma lo scopo era sempre lo stesso: forare le gomme delle bici.

L’episodio di oggi è destinato ad alimentare nuovamente la polemica contro i bikers e gli escursionisti che non sono visti di buon occhio da alcuni dei proprietari di terreni della zona. C’è chi sostiene che dietro alla “semina” di chiodi e vetri ci sia proprio qualcuno di loro, che da anni lotta per non concedere il passaggio nei propri terreni di ciclisti e camminatori. Ovviamente queste sono solo voci: finora nessun seminatore di chiodi è mai stato pizzicato mentre sistemava le trappole.

Il ritrovamento di oggi poi non può che preoccupare in vista della 24 ore di Finale, che si terrà tra poco più di un mese, ma soprattutto in vista della tappa del campionato del mondo di superenduro che si correrà in Autunno proprio sui sentieri finalesi. Eventi simili meriterebbero un’accoglienza ben diversa e lontana dal clima di ostilità verso i biker che, purtroppo, episodi come questo fanno respirare .

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