Cronaca

Rapina al Basko di Pietra, arrestato 36enne. In manette anche il padre: ha cercato di impedire che venisse portato in cella

basko pietra ligure

Pietra L. Hanno suonato al campanello di casa sua per arrestarlo in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’accusa di rapina. I carabinieri di Pietra Ligure hanno finito però per arrestare, oltre che un trentaseienne, R.P., ritenuto uno dei responsabili della rapina avvenuta il 4 gennaio scorso al supermercato Basko di via Crispi, anche il padre. Il genitore ha infatti cercato di impedire con la forza che il figlio venisse condotto in carcere.

Tutto è successo ieri sera quando i militari si sono presentati a casa del presunto bandito per notificargli l’ordine di carcerazione emesso dal gip del tribunale di Savona Donatella Aschero. Non appena ha capito quello che stava accadendo il padre dell’uomo, G.P., 56 anni, ha iniziato a minacciare (anche di morte) gli uomini dell’Arma e si è scagliato contro di loro. Nell’aggressione un militare ha rimediato lesioni giudicate poi guaribili in 30 giorni. Una volta bloccata la furia del cinquantaseienne le manette sono scattate anche per lui: dovrà rispondere di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Il figlio è stato invece accompagnato in carcere e nei prossimi giorni, come da prassi, sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari. Secondo l’accusa (le indagini sono state coordinate dal Nucleo Operativo di Albenga e dai colleghi di Pietra), R.P. è uno dei quattro banditi che la sera del 4 gennaio, intorno alle 21, prese d’assalto il Basko che in quel momento era già chiuso. La banda di rapinatori fece irruzione nel negozio e minacciò i due dipendenti, che in quel momento si stavano occupando della chiusura del market, facendosi consegnare i soldi delle casse, in tutto circa tremila euro. I rapinatori, che avevano agito con i volti coperti dal passamontagna e, uno di loro, con la pistola in mano, erano poi fuggiti facendo perdere le loro tracce.

A distanza di quattro mesi però l’indagine sembra aver segnato una prima svolta con l’arresto di quello che per gli inquirenti è un componente della banda. Le indagini per individuare i complici proseguono.

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