Savona. Si è conclusa con 7 patteggiamenti, con pene comprese tra due mesi e tre anni, e con tre rinvii a giudizio, l’udienza davanti al gup Marina Orsini a carico di dieci persone imputate nell’ambito dell’operazione ‘Holding sex’. L’inchiesta, nata alla Spezia, era stata poi trasferita alla procura di Genova ed è stata coordinata dal pm Biagio Mazzeo. Nell’indagine anche appartamenti a luci rosse a Savona, in vico Gallico e via Pirandello, dove operavano soprattutto transessuali, ricevendo clienti ad ogni ora del giorno e della notte, hanno contribuito all’ingente giro d’affari.
Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della prostituzione.
Le indagini dei carabinieri, tramite intercettazioni e pedinamenti, avevano portato all’arresto degli imputati. Tra questi figurano anche intermediari immobiliari che avrebbero avuto i compito di procacciare gli appartamenti da affittare ai complici i quali, a loro volta, li cedevano a prostitute (diverse sudamericane) e a transessuali.
Secondo l’accusa i fatti contestati, riferiti al periodo tra febbraio e agosto 2010, sarebbero avvenuti tra La Spezia, Savona, Genova e Firenze. Per alcuni degli imputati questa inchiesta costituisce una seconda tranche di fatti per i quali sono stati già giudicati lo scorso anno.