Economia

Asta del Mobile crede nella ripresa, inaugurato il nuovo showroom. Mutta: “Dalla crisi si esce con il coraggio di innovare”

Finale Ligure. Ogni mese, quando vengono diffusi i dati relativi a nuove aperture e chiusure delle aziende in Italia, il quadro è sempre lo stesso. Il trend dei fallimenti dall’inizio della recessione economica segna infatti un continuo aumento in tutto il Paese.

Esistono, però, eccezioni, anche nelle regioni come la Liguria che risentono maggiormente della crisi del commercio. Una di queste è rappresentata da Asta del Mobile. L’azienda italiana di arredamento, una delle principali realtà del Nord-Ovest in questo settore, nata nel 1993 a Cavallermaggiore, ha inaugurato questa mattina il suo nuovo showroom, a Finale Ligure. Un nuovo capannone, nel quale trovano impiego lavoratori locali.

Proprio a Finale Ligure, nel 1995, Asta del Mobile aprì il suo primo punto vendita in Liguria. La scelta di rinnovare il punto vendita finalese, ampliando l’offerta, è spiegata da Ivan Mutta, fondatore e titolare dell’azienda. “Abbiamo deciso di reagire alla crisi reinvestendo perché crediamo in una ripresa, specialmente nel nostro settore, che soffre già dal 2008 – spiega -. Abbiamo voluto reinvestire specialmente sul territorio ligure, dove siamo nati come punto vendita a Finale Ligure, per poi far nascere altri punti vendita come Arma di Taggia e Genova. Questo è un capannone di proprietà: un investimento e un sacrificio importanti, in un momento particolare. Una risposta alla crisi”.

Un investimento dell’azienda, ma anche una conferma per i lavoratori, in un periodo nel quale certezze, spesso, ce ne sono poche. “C’è stata una ventata di ottimismo – afferma Mutta -, tutti i collaboratori sono fieri dell’investimento che hanno fatto gli imprenditori per poter garantire in futuro il lavoro”.

Il settore immobiliare, fonte primaria del mercato dei mobili, è fermo. I conti di Asta del Mobile, però, non ne risentono. “Nel 2012 abbiamo mantenuto un fatturato costante – dichiara Mutta -. Per il 2013 pensiamo di ripeterlo; nel 2014 vogliamo assolutamente aumentarlo, anche perché pensiamo ad una futura espansione con nuove assunzioni sul territorio. In tutta la regione, attualmente, siamo circa 150 lavoratori; in provincia di Savona una cinquantina tra Finale Ligure e Cairo Montenotte, dove abbiamo il centro della logistica”.

Nicola La Cecilia, direttore del punto vendita di Finale Ligure, conferma l’approccio dell’azienda nei confronti del periodo difficile dell’economia. “La crisi spaventa tutti – dichiara -. Noi abbiamo reagito, fin dal primo giorno, presentando uno show room con tutte le novità dove rendiamo la casa sempre bella e possibile”.

Riguardo al futuro del mercato savonese, La Cecilia è ottimista. “Io sono positivo: vedo ragazzi meravigliosi e un pubblico che non smette di visitare le novità. Ci sono voglia e desiderio di fare. Com’è ovvio, però, qualcosa deve succedere, anche a livello politico per dare una mano a tutti. Asta del Mobile promuove come sempre delle novità che aiutano i consumatori; in questo showroom dimostriamo come nel settore dei mobili si possano ottenere grossi risultati con budget ridotti”.

“Abbiamo portato una grande creatività in questa meravigliosa parte della Liguria. Ne andiamo molto fieri, siamo molto contenti – conclude -. Pensiamo di fare bene e pensiamo che questa sia la strada giusta”.

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