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Albenga, panchine “letterarie” sul lungomare

Albenga. Sulla nuova passeggiata a mare sono arrivate le “panchine letterarie”. Questa mattina, personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Albenga, sotto la supervisione dell’Assessore ai Lavori Pubblici Bruno Robello De Filippis e dell’Assessore all’Arredo Urbano Guido Lugani, ha provveduto a installare dieci nuove panchine a completamento del tratto della passeggiata a mare compreso tra l’inizio della nuova Via dei Deportati Albenganesi e il congiungimento con il lungomare.

Particolarità dei nuovi componenti dell’arredo urbano, la presenza di “perle di saggezza” incise su di esse, da un’idea lanciata lo scorso anno dall’amministrazione comunale, che aveva accolto favorevolmente la proposta del dirigente ai Lavori Pubblici, Danilo Burastero, di personalizzare le nuove panchine, ciascuna con una frase celebre o con un aforisma diverso, selezionate da un elenco stilato dal professor Gianni Ballabio, consigliere di amministrazione della Fondazione Gian Maria Oddi.

Le nuove panchine, realizzate dalla CO.DAL Arredo Urbano di Asti, sono in acciaio inox “AISI 316 L” nella struttura portante, e in legno pregiato di grande spessore per seduta e schienale, al fine di garantire lunga durata, che richieda al contempo minime opere di manutenzione nel tempo.

Osservando la particolare struttura dei prototipi di panchine in arrivo, il dirigente Danilo Burastero aveva espresso all’amministrazione l’opportunità di scrivere, su ciascuna di esse, una frase appartenente a filosofi, pensatori o grandi personaggi della storia. Immediato il parere favorevole da parte del sindaco Rosy Guarnieri, che affidò al professor Gianni Ballabio l’incarico di proporre alcune frasi celebri, le quali sono ora impresse su di una parete in acciaio inox mediante una procedura di taglio al laser, così da risultare indelebili. Sui montanti delle panchine, anch’esse in acciaio inox, è inciso, con la stessa modalità, lo stemma della Città di Albenga.

Tra gli autori delle citazioni candidate ad essere incise sulle nuove panchine, classici quali Ralph Waldo Emerson (“La ricompensa per una cosa ben fatta è averla fatta”), Voltaire (“Ama la verità, ma perdona l’errore”), Democrito (“Al saggio tutta la Terra è aperta, perché patria di un’anima bella è il mondo intero”), Seneca (“Non conta quanto, ma come si vive”), Sant’Agostino (“L’uomo veramente ricco è quello che ha donato sempre con cuore generoso”) e molti altri ancora. “Indiscussi maestri del pensiero”, come spiegato lo scorso anno dal prof. Ballabio, “che, con intuizioni profonde, capirono molto prima di noi il senso della vita”.

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